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https://www.rmix.it/ - La Poliammide Italiana Festeggia 25 anni in Brasile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare La Poliammide Italiana Festeggia 25 anni in Brasile
Notizie Brevi

L'internazionalizzazione della produzione della poliammide Italiana festeggia quest'anno i 25 anni in Sud America L'occasione è la fiera Plasticos Brasil, che si svolge al San Paolo in Brasile, per fare il punto degli obbiettivi raggiunti dal gruppo Italiano attivo nella produzione delle poliammide. Dallo stabilimento brasiliano non si guarda solo all'area nazionale, ma è un trampolino di lancio per i servizi e per i prodotti, utile per tutte le realtà del sud America, con l'obbiettivo di essere vicini ai clienti del settore delle materie plastiche. Un mercato molto ampio quello dei compounds di poliammide, che intercetta molti mercati maturi e sviluppati, diversi tra loro, realizzando un mix settoriale molto importante per l'azienda. A Plasticos Brasil, infatti, il gruppo conferma l’importanza strategica del sito produttivo brasiliano, punto di riferimento per tutto il Sud America «E’ oggi una presenza consolidata e strategica quella di RadiciGroup in Sud America – dice con orgoglio Jane Campos, South America Country Manager di RadiciGroup High Performance Polymers – Risale al 1998 il primo insediamento del gruppo, con un sito produttivo di proprietà in Brasile, vicino a San Paolo, che in questi 25 anni è cresciuto per competenza, know-how e capacità produttiva».RadiciGroup partecipa a Plasticos Brasil (stand K038) - fiera locale di riferimento per il settore dei materiali polimerici che si svolge dal 27 al 31 marzo a San Paolo - confermando dunque l’importanza strategica del mercato brasiliano e sud americano per la sua attività di produzione e commercializzazione dei tecnopolimeri a uso ingegneristico.«Nel corso degli anni – prosegue Jane Campos – la famiglia Radici ha continuato a investire nel nostro Paese, credendo fortemente nelle sue prospettive di sviluppo nei mercati automotive, elettrico/elettronico, beni di consumo e industriali.Da “outsider” siamo diventati fornitori di riferimento di questi settori, con numerosi clienti che hanno riconosciuto l’alta qualità dei nostri prodotti e l’affidabilità nel servizio. Questo è stato possibile grazie a un forte commitment della proprietà e al supporto della struttura centrale di High Performance Polymers, oltre che a un graduale e significativo piano di investimenti per garantire la crescita, la sostenibilità e l’innovazione nel business».L’attività in Brasile e Sud America è altamente strategica per la Business Area High Performance Polymers - ha detto Maurizio Radici, Vice Presidente e COO di RadiciGroup – e può contare su una struttura globale contraddistinta da un network di unità produttive e commerciali in Europa, Nord e Sud America e Asia, che consente di soddisfare clienti globali e locali con un’offerta completa, innovativa e sostenibile. Ecco perché anche qui abbiamo deciso man mano di rinforzare la nostra presenza attraverso nuove e moderne linee di produzione, incrementando la capacità produttiva e quindi il nostro livello di efficienza».Traduzione automatica. Ci scusiamo per eventuali inesattezze. Articolo originale in Italiano.Fonte: Gruppo Radici

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https://www.rmix.it/ - Joint Venture nel Campo del Packaging Farmaceutico in Plastica
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Joint Venture nel Campo del Packaging Farmaceutico in Plastica
Notizie Brevi

Due aziende unite per migliorare l’offerta commerciale e produttiva degli imballi in plastica Non si è mai grandi abbastanza quando si vuole migliorare se stessi e la propria azienda, non si è mai abbastanza efficienti se si vuole dare un servizio alla clientela di primo piano, non si è mai abbastanza capillari quando si vuole essere vicino, in ogni parte del mondo, ai propri clienti, non si finisce mai di affinare le performaces sulla sostenibilità, quando si vuole ridurre al massimo l’impatto ambientale della propria azienda. Da questi e da altri impegni ed obbiettivi, che possiamo pensare sia nata la joint venture che un gruppo internazionale, specializzato nella produzione di plastica riciclata in granuli e leader di mercato degli imballi in HDPE e PET, con un’azienda focalizzata nel settore degli imballi farmaceutici a respiro internazionale.L’obbiettivo della joint venture è la produzione, già nel 2023, di 800 milioni di prodotti per l’imballaggio e di triplicarli all’interno del nuovo piano di sviluppo quinquennale. Le società che partecipano a questo accordo sono ALPLA, che sta espandendo la sua presenza nel mercato globale del packaging farmaceutico e la spagnola Inden Pharma. ALPLA, lo specialista internazionale degli imballaggi e del riciclaggio in plastica, e l'azienda spagnola di imballaggi farmaceutici di fama internazionale Inden Pharma, stanno, come detto, avviando una partnership a lungo termine per la produzione certificata di flaconi, contenitori e chiusure in camere bianche. La joint venture comprende due siti produttivi di ALPLApharma in Grecia (Koropi) e Polonia (Żyrardów) e i due stabilimenti spagnoli di Inden Pharma a Ibi, a nord di Alicante, nonché un quinto stabilimento in Germania (Markdorf) costruito congiuntamente, che è previsto iniziare la produzione a giugno. “Uniamo la presenza globale con standard elevati e leadership tecnologica. Insieme, siamo ancora più vicini ai nostri clienti e stiamo ampliando la nostra gamma di soluzioni di imballaggio di alta qualità, convenienti e sostenibili", afferma Philipp Lehner, CEO di ALPLA. Da quando è entrata nel mercato in rapida crescita del packaging farmaceutico nel 2016, ALPLA si è continuamente espansa in nuovi paesi, tecnologie e categorie di prodotti. Anche Inden Pharma è focalizzata su una forte crescita. Negli ultimi quattro anni, l'azienda ha triplicato le sue vendite per raggiungere i 30,5 milioni di euro nel 2022. Inden Pharma vende ogni anno più di 550 milioni di contenitori in 35 paesi nei 5 continenti. Vantaggio tecnologico e aumento della capacità Nei cinque impianti gestiti congiuntamente nel primo anno verranno prodotti circa 800 milioni di imballaggi. I prodotti standard offerti da Inden Pharma saranno integrati nel catalogo congiunto dei prodotti ALPLApharma e Inden Pharma, raggiungendo un'offerta di oltre 150 articoli. Si prevede inoltre di espandere in futuro l'attività in altri luoghi al di fuori dell'Europa, come l'India, gli Stati Uniti o il Centro e Sud America. “I nostri clienti internazionali beneficiano di una maggiore varietà di impianti, vicinanza, elevata flessibilità, nonché del servizio e della qualità nelle consegne che è stato abituale negli ultimi anni. È una vera sfida, non solo per Inden Pharma, ma per l'intera organizzazione della joint venture, poiché il nostro obiettivo è raggiungere la leadership nel mercato degli imballaggi in plastica farmaceutica nei prossimi cinque anni.Walter Knes, amministratore delegato di ALPLApharma, sottolinea l'importanza del trasferimento di tecnologia e know-how: “Uniamo i nostri punti di forza e le nostre reti di distribuzione, utilizziamo le più moderne tecniche di soffiaggio a iniezione ed estrusione e possiamo contare sulla nostra lunga esperienza nel riciclaggio per futuri sviluppi”. Traduzione automatica. Ci scusiamo per eventuali inesattezze. Articolo originale in Italiano. Fonte: Alpla

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https://www.rmix.it/ - Accordo per il Riciclo di 15.000 Ton Anno di Film Plastico a Circuito Chiuso
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Accordo per il Riciclo di 15.000 Ton Anno di Film Plastico a Circuito Chiuso
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Due società francesi hanno sviluppato un accordo per la gestione degli scarti dei film plastici attraverso un canale dedicatoSelezionare il rifiuto post consumo, in modo che non venga contaminato da altre plastiche o da altri agenti inquinanti, è sempre stato l’obbiettivo più alto nel campo del riciclo delle materie plastiche derivanti dalla raccolta differenziata. Si sono fatti molti passi avanti nel settore del PET, dove gli sforzi che si sono compiuti e si stanno ancora compiendo per creare una raccolta monoprodotto, quindi delle sole bottiglie separate dagli altri rifiuti, sta portando a buoni risultati. Risultati che si possono toccare con mano, in termini di qualità del rifiuto in PET che si può riciclare, in quanto la raccolta delle sole bottiglie di PET riduce di molto gli inquinanti tipici presenti nella raccolta differenziata. Ora, in Francia, si è esteso questo principio di raccolta, monocanale, anche per gli imballi flessibili del packaging, creando una circolazione del prodotto-rifiuto a circuito chiuso, raccogliendo e lavorando solo lo scarto del film, creando un processo di riciclo dedicato che non comporti la contaminazione dello stesso con altre plastiche. Infatti, TotalEnergies e Paprec, leader nel riciclaggio della plastica in Francia, hanno firmato un accordo commerciale a lungo termine per sviluppare una catena del valore francese per il riciclaggio avanzato dei rifiuti di film plastici. L'accordo assicurerà la fornitura del futuro impianto avanzato di riciclaggio della plastica di TotalEnergies a Grandpuits. In base ai termini di questo accordo, Citeo, la principale organizzazione francese responsabile degli imballaggi domestici a fine vita, fornirà un flusso di rifiuti di plastica flessibile selezionati dagli imballaggi post-consumo. Questo flusso sarà consegnato allo stabilimento Paprec Plastiques 80 di Amiens (Francia), dove verrà costruita una linea di selezione e preparazione unica nel suo genere. TotalEnergies utilizzerà questi rifiuti di origine francese nel suo impianto di riciclaggio avanzato, presso la piattaforma zero-greggio di Grandpuits, e produrrà plastica riciclata con le stesse proprietà della plastica vergine per uso alimentare. L'impianto di riciclaggio avanzato, realizzato da TotalEnergies (60%) e Plastic Energy (40%), sarà in grado di trattare 15.000 tonnellate di rifiuti all'anno e dovrebbe essere operativo nel 2024. "Questo accordo a lungo termine è un'importante pietra miliare per il nostro impianto di riciclaggio avanzato a Grandpuits, in quanto garantisce una fornitura di rifiuti di origine francese", ha dichiarato Valérie Goff, vicepresidente senior per i combustibili rinnovabili e i prodotti chimici di TotalEnergies. "È un esempio tangibile dell'impegno di TotalEnergies nello sviluppo di un'economia circolare per la plastica e contribuisce pienamente alla nostra ambizione di produrre il 30% di polimeri circolari entro il 2030". "Il nostro compito è fornire ai nostri clienti e partner imballaggi circolari che consentano di riportare il materiale al suo utilizzo originale e ottenere risparmi di carbonio. Stiamo adottando un approccio aggressivo e innovativo alle resine monostrato come PET, HDPE e PVC. Questa innovazione con TotalEnergies integra il riciclaggio meccanico o "a basse emissioni di carbonio", che non può offrire la stessa circolarità per la plastica che non è così eco-progettata o che è troppo sporca. Sostenere e sviluppare l'eccellenza industriale francese è una delle nostre missioni ", ha affermato Sébastien Petithuguenin, Presidente e Amministratore Delegato di Paprec Plastiques. Informazioni su TotalEnergies e Polimeri TotalEnergies sviluppa, produce e commercializza polimeri - polietilene, polipropilene, polistirene, loro equivalenti riciclati e biopolimeri - che possono essere incorporati nel processo di produzione della plastica. Più leggeri di molti materiali alternativi, aiutano a ridurre l'impronta di carbonio delle applicazioni finali attraverso una maggiore efficienza energetica. Gli esperti di polimeri di TotalEnergies in Europa, Asia e Stati Uniti d'America stanno lavorando a fianco di tutti i professionisti, compresi i produttori di plastica, i centri di ricerca, le società di raccolta e selezione dei rifiuti e i loro clienti per accelerare nell'economia circolare. L'azienda sta sviluppando diversi processi di riciclaggio della plastica e utilizzando materie prime rinnovabili, con l'ambizione di commercializzare il 30% di polimeri circolari entro il 2030.  A proposito di Paprec Il gruppo è stato fondato dalla famiglia Petithuguenin nel 1994 ed è stato gestito dalla famiglia sin dalla sua creazione. Paprec è il leader francese nel riciclaggio e uno dei principali attori europei del trattamento dei rifiuti e dell'energia dal recupero dei rifiuti. Il gruppo è passato da 45 dipendenti a 13.000, distribuiti su più di 300 siti nei paesi din. Nel 2022 il gruppo ha gestito 16 milioni di tonnellate di rifiuti e il fatturato ha superato i 2,5 miliardi di euro. Traduzione automatica. Ci scusiamo per eventuali inesattezze. Articolo originale in Italiano.Fonte TotalEnergy

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https://www.rmix.it/ - Una Nuova Società ENI per la Mobilità Sostenibile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Una Nuova Società ENI per la Mobilità Sostenibile
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Bioraffinazione e biometano saranno gli archi portanti dell'attività rivolta ad un nuovo modo di muoversi.Eni annuncia la nascita di Eni Sustainable Mobility, la nuova società dedicata alla mobilità sostenibile. È un'azienda integrata verticalmente lungo tutta la catena del valore, che ha l’obiettivo di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, accelerando il percorso verso l’azzeramento delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita.Eni Sustainable Mobility svilupperà la bioraffinazione, il biometano e la vendita di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità, in Italia e all'estero, in un percorso che la vedrà evolvere verso una società multi-service e multi-energy. Nella società sono confluiti gli asset della bioraffinazione e del biometano, che includono le bioraffinerie di Venezia e di Gela e lo sviluppo di nuovi progetti quali Livorno e Pengerang, in Malesia, oggi in corso di valutazione.Sono anche confluiti il marketing e la commercializzazione, attraverso una rete di oltre 5.000 punti vendita in Europa, di tutti i vettori energetici tra cui l’idrogeno e l’elettrico, i carburanti anche di natura biologica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) e il biometano, nonché gli altri prodotti per la mobilità come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili e tutti i servizi connessi alla mobilità, come il car sharing Enjoy, la ristorazione e i negozi di prossimità nei punti vendita sul territorio. Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: “Questa nuova società rappresenta la seconda leva strategica, da affiancare a Plenitude, nell’ambito del nostro percorso di transizione energetica per l’abbattimento delle emissioni Scope 3, le più significative e difficili da eliminare poiché generate dai clienti attraverso l’utilizzo dei prodotti. Attraverso questa operazione integriamo e liberiamo nuovo valore dalle nostre iniziative industriali, prodotti e servizi basati su tecnologie innovative e che andranno a costituire un’offerta unica e decarbonizzata per la mobilità”. Amministratore Delegato di Eni Sustainable Mobility è Stefano Ballista, già Direttore Sustainable Mobility di Energy Evolution di Eni. Eni Sustainable Mobility è direttamente controllata da Eni, che ne detiene il 100% del capitale sociale.Categoria: notizie - ambiente - energie rinnovabili - bio metanoFonte ENI

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https://www.rmix.it/ - Una delle più Grandi Centrali Solari in Medio Oriente
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Una delle più Grandi Centrali Solari in Medio Oriente
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In Qatar è stata inaugurata una nuova centrale solare da 800 MWpGli emiri del petrolio non sono stati fortunati a sedere sull’oro nero e sul gas, con l’invidia dei paesi che non hanno fonti energetiche sufficienti per la loro indipendenza ma, stando in paesi assolati, alcuni hanno anche intrapreso la strada della produzione dell’energia tramite il fotovoltaico. Infatti, il Qatar ha costruito una tra le maggiori centrali solari del medio oriente, presso Al Kharsaah, 80 Km. da Doha, con l’obbiettivo di servire circa il 10% del fabbisogno di energia elettrica del paese, evitando l’emissione di circa 26 milioni di tonnellate di CO2. La centrale fotovoltaica è stata sviluppata su un terreno di circa 1000 ettari, sui quali sono stati installati circa 2 milioni di pannelli solari bifacciali, che hanno lo scopo di intercettare i raggi del sole sia direttamente che indirettamente, catturando, quindi, anche quelli riflessi dal terreno. La potenza della centrale sarà di 800 MWp e verrà gestita da Siraj 1, che è partecipata al 40% dal Consorzio formato da TotalEnergies (49%) e Marubeni (51%) e al 60% da QatarEnergy Renewable Solutions. Il progetto include anche un accordo di acquisto sull’ energia della durata di 25 anni tra Siraj 1 e l'operatore della rete elettrica Kahramaa. Questo gigantesco progetto, che ha contribuito alla roadmap di sostenibilità del Qatar, è stato realizzato con il contributo fondamentale di TotalEnergies, che sta supportando i paesi produttori nella loro transizione energetica, combinando la produzione di gas naturale e l'energia solare per soddisfare la crescente domanda di elettricità. Il processo di diversificazione delle fonti di energia, portato avanti dai paesi che godono di un vantaggio energetico rilevante, fatto di petrolio e di gas naturale, ne sancisce l’importanza per tutto il pianeta, facendo guardare lontano, oltre le necessità impellenti di energia che sono soddisfatte maggiormente dalle fonti fossili, per creare un futuro di sostenibilità e indipendenza energetica globale.

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https://www.rmix.it/ - Il Mercato Deregolamentato delle Energie Rinnovabili Attrae Investitori
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Il Mercato Deregolamentato delle Energie Rinnovabili Attrae Investitori
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Il solare e l’eolico Brasiliano sono diventati interessanti per dimensioni e potenzialitàIl Brasile è un paese che ha sempre destato forti interessi speculativi da parte degli investitori internazionali, prima ancora che industriali, trovando in esso un fertile terreno di conquista. Possiamo ricordare lo sfruttamento indiscriminato della foresta amazzonica per il legname, gli allevamenti intensivi di animali da macello, per soddisfare la crescente richiesta della carne sulle tavole di tutto il mondo e, non ultimo, la coltivazione su larga scala di colture per i biocarburanti e per il foraggio. In un mondo così globalizzato, la problematica energetica ha investito anche il Brasile, che ha introdotto una serie di iniziative nel settore delle energie rinnovabili. La vastità del paese e le sue potenzialità nel campo dell’eolico e del solare, hanno spinto alcune società energetiche locali a intraprendere un passo verso la collaborazione con società internazionali, dotate di strutture e liquidità necessarie per affrontare una sfida così promettente. Infatti, TotalEnergies (TTE) e Casa dos Ventos (CDV), il principale sviluppatore brasiliano di energia rinnovabile, hanno annunciato la creazione di una joint venture 34% (TTE)/66% (CDV) per sviluppare, costruire e gestire il portafoglio rinnovabile di Casa Dos Ventos. Questo portafoglio include 700 MW di capacità eolica onshore in funzione, 1 GW di eolico onshore in costruzione, 2,8 GW di eolico onshore e 1,6 GW di progetti solari in fase di sviluppo avanzato (COD entro 5 anni). Inoltre, la neonata JV avrà il diritto di acquisire i progetti in corso e nuovi, che sono o saranno sviluppati da CDV man mano che giungono alla fase di esecuzione. La JV potrà così favorire congiuntamente la propria crescita accedendo ad un portafoglio aggiuntivo di almeno 6 GW, che CDV continuerà ad ampliare. TotalEnergies pagherà un corrispettivo in contanti di $ 550 milioni (R $ 2.920 milioni) e fino a $ 30 milioni (R $ 159 milioni) per completare l'acquisizione. Inoltre, TotalEnergies avrà la possibilità di acquisire un'ulteriore quota del 15% del capitale della JV dopo 5 anni. TotalEnergies sosterrà la JV accelerando la sua crescita grazie alla sua presenza globale nel mercato Corporate PPA, al suo potere d'acquisto derivante dalla sua dimensione mondiale, alla sua esperienza commerciale adatta al mercato brasiliano e al suo solido bilancio, che consentirà alla JV di migliorare i suoi finanziamenti. CDV, che ha sviluppato il 25% degli asset eolici onshore in funzione oggi in Brasile, porterà alla JV la sua profonda conoscenza del mercato brasiliano e un portafoglio di altissima qualità, passando da un modello di business da sviluppatore a produttore. "Dopo Adani Green in India e Clearway negli Stati Uniti, sono lieto di questa nuova importante partnership in Brasile, con Casa dos Ventos, leader nell'energia eolica onshore. Con questa transazione, TotalEnergies acquisisce una posizione di leadership nel mercato Brasiliano delle energie rinnovabili, uno dei mercati più dinamici al mondo. Questo mercato si adatta alla nostra strategia di trarre vantaggio dalla crescita dei mercati energetici deregolamentati, che è cruciale per la transizione energetica", ha affermato Patrick Pouyanné, Presidente e CEO di TotalEnergies. "Con un totale di 12 GW in funzione, costruzione e sviluppo, sia eolico che solare, questa transazione è un ulteriore passo nell'ambizione di TotalEnergies di raggiungere i 100 GW di produzione rinnovabile entro il 2030, e nella sua trasformazione in un'azienda multi-energia sostenibile e redditizia.”“La partnership tra Casa dos Ventos e TotalEnergies è stata strutturata per massimizzare le complementarità e le sinergie tra le aziende. Oltre alla sua solidità finanziaria, l'impronta globale di TotalEnergies contribuirà all'espansione del nostro portafoglio clienti e migliorerà le nostre conoscenze in nuovi campi della transizione energetica. Siamo fiduciosi che questa partnership ci collochi in un ruolo strategico per guidare l'agenda dell'energia sostenibile in Brasile", ha affermato Mario Araripe, fondatore e presidente di Casa dos Ventos. Informazioni su Casa dos Ventos Casa dos Ventos è una società energetica Brasiliana che sviluppa, costruisce e gestisce progetti da fonti rinnovabili. Responsabile di una delle più grandi campagne di misurazione del vento al mondo, l'azienda ha sviluppato un progetto eolico su quattro in funzione in Brasile. Per continuare il suo ruolo di rilievo nel settore, Casa dos Ventos detiene il più grande portafoglio di progetti eolici e solari in fase di sviluppo nel paese, con circa 20 GW. L'azienda è anche un fornitore leader di soluzioni energetiche per supportare i consumatori nella loro transizione energetica. Casa dos Ventos è firmataria del Global Compact delle Nazioni Unite e opera in linea con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e le migliori pratiche ESG, preservando i biomi locali, sviluppando progetti sociali nelle comunità in cui è presente e contribuendo a un'economia a basse emissioni di carbonio. Traduzione automatica. Ci scusiamo per eventuali inesattezze. Articolo originario in Italiano. Fonte: TotalEnergy

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https://www.rmix.it/ - Acceso il più Grande Parco Eolico Offshore della Scozia
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Acceso il più Grande Parco Eolico Offshore della Scozia
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4,3 miliardi di dollari per generare fino a 1075 MW di energia eolica offshore con una particolarità unica al mondoIl mondo sta rincorrendo e risolvendo le lacune che anni di inerzia politica hanno portato nel campo delle energie rinnovabili. Era comodo comprare petrolio, carbone o gas per produrre energia elettrica ma, oggi, per le questioni che tutti conosciamo, questo lassismo è diventato un boomerang. Per rimediare alle falle passate sono necessari fiumi di soldi e soluzioni politiche veloci ed efficaci in quanto, la progettazione, il finanziamento e l’istallazione di parchi eolici o solari di grandi dimensioni richiede grande volontà e determinazione nel raggiungere gli obbiettivi. In Scozia è in fase di ultimazione il parco eolico Seagreen posizionato a 27 Km. dalla costa di Angus che, a regine nel 2023, potrà erogare una potenza di 1075 MW potendo contare su 114 turbine. La particolarità di questo parco eolico a fondo fisso è che il più profondo al mondo, visto che le sue basi sono posizionate a ben 59 metri sotto il livello dell’acqua. La struttura dal costo di 4,3 miliardi di dollari è frutto della collaborazione tra TotalEnergy e SSE Renewables, infatti, TotalEnergies ha stipulato un accordo con SSE Renewables per acquisire una partecipazione del 51% nel progetto Seagreen nel giugno 2020. "Siamo lieti di annunciare l'inizio della produzione di energia da Seagreen, la nostra prima fase eolica offshore nel Mare del Nord del Regno Unito", ha affermato Vincent Stoquart, Senior Vice President Renewables di TotalEnergies . “Questo segna un nuovo passo nello sviluppo della capacità delle attività offshore di TotalEnergies. Questa pietra miliare contribuirà direttamente al nostro obiettivo di raggiungere 35 GW di capacità di elettricità rinnovabile in tutto il mondo entro il 2025”. Info: TotalEnergy

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https://www.rmix.it/ - Accordo negli USA tra TotalEnergies e Clearway sull’Energia Rinnovabile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Accordo negli USA tra TotalEnergies e Clearway sull’Energia Rinnovabile
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Accordo negli USA tra TotalEnergies e Clearway sull’Energia RinnovabileIl mercato dell’energia rinnovabile negli Stati Uniti sta vivendo un momento di intensa produttività, non solo a livello di produzione di energia, ma anche di accordi tra società attive nel campo delle energie rinnovabili, come l’eolico e il solare, per migliorare i propri assets e condividere i finanziamenti per nuove strutture e una migliore logistica. E’ il caso di TotalEnergies che annuncia la firma di accordi con Global Infrastructure Partners (GIP) per acquisire il 50% di Clearway Energy Group (CEG), il 5 ° player statunitense nel settore delle energie rinnovabili. Ciò costituisce la sua più grande acquisizione nel settore delle energie rinnovabili negli Stati Uniti, uno dei primi 3 mercati rinnovabili al mondo. Con tale transazione, TotalEnergies sta accelerando ulteriormente la sua crescita nel settore delle energie rinnovabili collaborando con GIP, uno dei principali fondi infrastrutturali globali. CEG è uno sviluppatore di progetti e controlli sulle energie rinnovabili e possiede il 42% degli interessi economici della sua controllata quotata, Clearway Energy Inc. (CWEN), in cui i progetti vengono abbandonati quando raggiungono l'operatività commerciale. Con questa acquisizione, TotalEnergies sta stabilendo una posizione di primo piano nel mercato delle energie rinnovabili e dello storage negli Stati Uniti. Clearway ha 7,7 GW 1 di attività eoliche e solari in funzione attraverso la sua controllata quotata CWEN e ha una pipeline di 25 GW di progetti rinnovabili e di stoccaggio, di cui 15 GW sono in una fase avanzata di sviluppo. Con sede a San Francisco, Clearway ha circa 760 dipendenti. Nell'ambito di questa transazione, GIP riceverà 1,6 miliardi di dollari in contanti e una quota del 50% meno un'azione nella controllata TotalEnergies che detiene il 50,6% di SunPower Corporation (NASDAQ:SPWR), leader nel solare residenziale negli Stati Uniti. La transazione tiene conto delle valutazioni di $ 35,1 per azione per CWEN e $ 18 per azione per SunPower. Nell'ambito di questa partnership, TotalEnergies contribuirà a migliorare le prospettive di crescita di Clearway fornendo a CWEN negli Stati Uniti l'accesso alle sue capacità di scambio di energia e le darà la priorità nella riduzione dei propri progetti sviluppati. L'acquisizione porta il portafoglio rinnovabile di TotalEnergies negli Stati Uniti a oltre 25 GW e contribuisce all'obiettivo che gli Stati Uniti rappresentino almeno il 25% dell'obiettivo globale della Società di 100 GW entro quel momento. Questa transazione integra il portafoglio che TotalEnergies ha costruito negli Stati Uniti dall'inizio del 2021. Nel solare su larga scala, TotalEnergies sta già sviluppando 8 GW di progetti in seguito all'acquisizione di un portafoglio di progetti da SunChase, alla sua partnership con Hanwha Energy e alla recente acquisizione di Core Solar. Nell'eolico offshore, TotalEnergies svilupperà 4 GW di progetti al largo delle coste di New York e della Carolina del Nord, dopo aver vinto le gare d'appalto. Infine, TotalEnergies dà il benvenuto a GIP come partner azionario in SunPower. SunPower è la seconda più grande azienda solare residenziale negli Stati Uniti, fornendo ai clienti soluzioni completamente integrate di energia solare, storage, energia domestica e finanziamento. TotalEnergies e GIP sono ben posizionati per supportare insieme la strategia di crescita del management di SunPower. “Siamo lieti di questa partnership con Global Infrastructure Partners, che è uno dei principali attori nelle energie rinnovabili, in particolare negli Stati Uniti. Consente a TotalEnergies di espandersi nel mercato statunitense, uno dei più dinamici al mondo, beneficiando di asset operativi e di una pipeline di alta qualità da 25 GW, nel settore eolico, solare e storage, con un'ampia copertura geografica con una presenza in 34 stati. Questa transazione si adatta perfettamente alla nostra strategia di fare dell'elettricità rinnovabile uno dei nostri principali motori di crescita insieme al gas naturale liquefatto che abbiamo recentemente rafforzato con il lancio dell'estensione Cameron. Tutto questo dimostra la nostra priorità nell'accelerare la trasformazione dell'azienda per diventare un'azienda multi-energia sostenibile e redditizia", ha affermato Patrick Pouyanné, Presidente e CEO di TotalEnergies. “Siamo estremamente lieti di collaborare con TotalEnergies per continuare a guidare la transizione energetica negli Stati Uniti. Siamo orgogliosi della crescita e dei risultati raggiunti dal team di Clearway dal nostro investimento iniziale nel 2018 e siamo fiduciosi che con TotalEnergies come partner, Clearway lo farà essere in grado di La crescita, le capacità e l'ambizione che GIP e TotalEnergies apportano a questa partnership sosterranno la nostra visione condivisa di costruire piattaforme di energia rinnovabile negli Stati Uniti", ha affermato Adebayo Ogunlesi, Presidente e CEO di Global Infrastructure Partners. Fonte: Total

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https://www.rmix.it/ - Gara del Governo Polacco per Piattaforme Eoliche Offshore nel Mar Baltico
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Gara del Governo Polacco per Piattaforme Eoliche Offshore nel Mar Baltico
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Il governo ha lanciato un nuovo schema di aste che copre 11 aree del Mar Baltico Polacco, per una capacità totale prevista di oltre 10 GW, al fine di sfruttare il forte potenziale dell'area per la produzione di energia eolica dovuto alle condizioni meteorologiche favorevoli.TotalEnergies e la società polacca KGHM parteciperanno alla gara e la loro partnership si baserà sui punti di forza di entrambe le società. TotalEnergies sfrutterà la sua comprovata esperienza nelle operazioni offshore, la sua esperienza nella gestione di progetti su larga scala e i suoi legami con le catene di approvvigionamento mondiali. KGHM, in quanto importante gruppo statale polacco, porterà la sua conoscenza del mercato polacco. Se premiati con uno o più parchi eolici, i partner mobiliteranno le migliori risorse per sviluppare questi progetti secondo gli standard e i tempi di consegna più elevati, con un alto livello di contenuto locale, stimolando così l'industria locale, creando posti di lavoro in Polonia e contribuendo alla fornitura di elettricità verde a un prezzo competitivo. "Lo sviluppo dell'eolico offshore contribuisce sia alla transizione energetica dell'Europa che alla sicurezza dell'approvvigionamento. Con condizioni meteorologiche favorevoli, la Polonia è particolarmente ben posizionata per partecipare alla crescita di questo mercato promettente", ha affermato Patrick Pouyanné, Presidente e CEO di TotalEnergies . "Siamo lieti di collaborare con KGHM per rispondere alle gare eoliche offshore polacche. Insieme, mobiliteremo tutta la nostra esperienza per affrontare le sfide di questi progetti e contribuire così agli obiettivi di energia rinnovabile della Polonia". “Nella strategia di KGHM abbiamo dichiarato il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Abbiamo superato la fase di pianificazione e siamo coinvolti in azioni concrete. Siamo impegnati nel processo di acquisizione di numerosi progetti onshore e offshore. Abbiamo anche presentato domande preliminari per il prossimo round di permessi nel Baltico", ha affermato Marcin Chludziński, presidente del consiglio di amministrazione di KGHM Polska Miedź SA . "La cooperazione con un partner francese su un progetto di parco eolico offshore sembra essere molto promettente", ha aggiunto. Info: TotalEnergies

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https://www.rmix.it/ - Accordo tra TotalEnergies e Honeywell per Riciclare la Plastica
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Accordo tra TotalEnergies e Honeywell per Riciclare la Plastica
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Accordo tra TotalEnergies e Honeywell per Riciclare la PlasticaIl riciclo degli scarti plastici attraverso un processo di nobilitazione delle prestazioni dei polimeri futuri, con l'intento di avvicinare la nuova materia prima a quella vergine, è l'obbiettivo dei nuovi progetti industriali sul riciclo della plastica.Tra questi nuovi progetti, TotalEnergies e Honeywell hanno annunciato un accordo strategico per promuovere lo sviluppo del riciclaggio avanzato della plastica. In base a questo accordo, Honeywell accetterà di fornire a TotalEnergies il Recycled Polymer Feedstock (RPF), utilizzando la tecnologia di processo UpCycle di Honeywell nel nuovo impianto di riciclaggio Honeywell e Sacyr che sarà costruito in Andalusia, Spagna. TotalEnergies acquisterà e convertirà questa materia prima in polimeri di alta qualità, che potrebbero essere utilizzati per imballaggi alimentari e altre applicazioni altamente impegnative.L'impianto UpCycle, che sarà di proprietà di una joint venture tra Honeywell e Sacyr, dovrebbe trattare e convertire ogni anno 30.000 tonnellate di rifiuti di plastica misti in RFP, che potrebbero altrimenti essere destinati a discarica o incenerimento. L'avvio previsto dell'impianto UpCycle è previsto nel 2023, con RPF da utilizzare per la produzione di polimeri di alta qualità nelle unità di produzione europee di TotalEnergies. Come dichiarato nel comunicato stampa di Total, la nuova materia prima avrà proprietà identiche ai polimeri vergini e adatti per un'ampia gamma di applicazioni, comprese le applicazioni per uso alimentare, come contenitori flessibili e rigidi. Questo primo progetto rappresenta l'inizio della collaborazione tra TotalEnergies e Honeywell nel campo del riciclo avanzato. Entrambe le parti sono impegnate ad affrontare la questione dei rifiuti di plastica e ad aiutare a costruire un'economia più circolare e sostenibile in Europa e nel resto del mondo. "Siamo lieti di collaborare con Honeywell per affrontare il problema dei rifiuti di plastica attraverso lo sviluppo di un riciclaggio avanzato e, quindi, creare un'economia circolare, uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile. Questo progetto, con una startup mirata al 2023, contribuirà a soddisfare la nostra ambizione di produrre il 30% di polimeri riciclati e rinnovabili entro il 2030", ha affermato Valérie Goff, Senior Vice President, Polymers di TotalEnergies. "La domanda di plastica continuerà a crescere, quindi è fondamentale creare un collegamento tra la gestione dei rifiuti e la produzione di plastica per rafforzare un flusso circolare di materie plastiche", ha affermato Ben Owens, vicepresidente e direttore generale di Honeywell Sustainable Technology Solutions. "L'accordo con TotalEnergies fornirà un forte sodalizio per il prelievo di materie prime polimeriche riciclate e, insieme al nostro impianto di riciclaggio avanzato recentemente comunicato con Sacyr, Honeywell sta guidando la spinta verso un'economia della plastica più circolare". Categoria: notizie - plastica - economia circolare - riciclo - rifiuti

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https://www.rmix.it/ - Cambio di Proprietà della Comunity My Solar Family
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Cambio di Proprietà della Comunity My Solar Family
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Nell'ambito delle fonti rinnovabili, in particolare quella solare, si è sviluppata a partire dal 2014 una comunity che raggruppa migliaia di iscritti e che oggi, come comunicato da ENI, viene acquisita al 100%.Evolvere, società controllata da Eni gas e luce e leader nel settore della generazione distribuita da fonti rinnovabili in Italia, ha acquisito il 100% di PV Family, innovativa startup nel mondo del fotovoltaico che gestisce My Solar Family, la più grande community digitale di prosumer in Italia con oltre 80mila iscritti. La collaborazione tra le due aziende nasce nel 2018 con l’ingresso di Evolvere nel capitale di PV Family come socio di minoranza per apportare le risorse finanziarie necessarie allo sviluppo della startup. L’acquisizione del 100% del capitale ha l’obiettivo di combinare l’offerta di Evolvere e i servizi di community digitale di My Solar Family, in un contesto di mercato che vede affermarsi la diffusione di un nuovo modello energetico, in cui il consumatore diventa anche un produttore di energia, ovvero prosumer. Nata nel 2014, My Solar Family è una piattaforma digitale semplice e intuitiva, che permette alle persone della Community di acquisire maggiore consapevolezza del potenziale e delle prestazioni del proprio impianto fotovoltaico e tenere allo stesso tempo sotto controllo gli incentivi ricevuti o il contributo per lo scambio sul posto dell’energia. Grazie all’integrazione con l’offerta di Evolvere, gli iscritti alla Community potranno avere un’analisi dettagliata e in tempo reale della produzione e dei consumi del proprio impianto, ma anche aggiungere un sistema di accumulo per massimizzare l’autoconsumo, e fare così scelte sostenibili a livello economico e ambientale. Con questa acquisizione Evolvere conferma la propria leadership nella generazione distribuita da fonti rinnovabili in Italia e promuove la diffusione di un nuovo modello energetico, decentralizzato e sostenibile per l’ambiente, che contribuisce alla transizione energetica in corso.Vedi maggiori informazioni sulla produzione di energia attraverso il solare

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https://www.rmix.it/ - rNEWS: Decarbonizzazione e Produzione di Idrogeno Blu in UK
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rNEWS: Decarbonizzazione e Produzione di Idrogeno Blu in UK
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Un protocollo di intesa che va nel senso della decarbonizzazione e della produzione dell'Idrogeno blu attraverso la cattura della CO2 e del suo immagazzinamentoQuesto è possibile dalla collaborazione di una società petrolifera che opera nell'estrazione del gas naturale e una società che si occupa della produzione di energia elettrica utilizzando questo gas.Eni UK e Uniper annunciano la sigla di un Protocollo d’Intesa per valutare iniziative congiunte che possano contribuire alla decarbonizzazione del Galles del Nord. La collaborazione è in linea con il piano in 10 punti per la transizione energetica del Governo britannico e si propone di verificare la fattibilità tecnica e commerciale di progetti a basse emissioni di anidride carbonica nella regione.Si ricorda, infatti, che tra le azioni del piano governativo UK per il raggiungimento del target zero emissioni al 2050 (piano che mobiliterà 12 miliardi di sterline di investimenti governativi, e potenzialmente 3 volte tanto dal settore privato, per creare e supportare fino a 250.000 nuovi posti di lavoro) sono previsti investimenti per la crescita dell'idrogeno a basse emissioni di CO2 e per lo sviluppo del processo di Cattura e Stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS). Eni UK attualmente è operatore dei giacimenti di idrocarburi nella Baia di Liverpool che alimentano a gas naturale la centrale elettrica di Connah's Quay di proprietà di Uniper, nel Flintshire. Sulla base del Protocollo, Uniper valuterà delle soluzioni per lo sviluppo presso il proprio sito industriale sia di una produzione di idrogeno blu tramite la cattura dell’anidride carbonica sia di idrogeno verde; mentre Eni UK metterà a disposizione l’infrastruttura per il trasporto e per lo stoccaggio della CO2 nei propri giacimenti depletati nella Baia di Liverpool. La posizione dell'impianto Uniper di Connah's Quay è ideale, in quanto è alimentato da una fonte di gas fornita dal sistema di trasporto nazionale e perchè si trova in prossimità dell’infrastruttura di Eni UK già esistente, che sarà riconvertita al trasporto di CO2 nell’ambito del più ampio progetto HyNet North West. Philip Hemmens, Responsabile Eni del Coordinamento Nord Europa, ha dichiarato: “È un grande momento per investire nelle tecnologie di decarbonizzazione e contribuire a rendere il Regno Unito uno dei leader globali nella transizione energetica. Auspichiamo che questa collaborazione tra Eni UK e Uniper possa integrare e ulteriormente arricchire il nostro impegno nel più ampio progetto HyNet North West, ponendo il Nord Ovest dell'Inghilterra e il Galles del Nord in prima linea nel percorso UK verso il raggiungimento del target “zero emissioni”, per la transizione energetica e la decarbonizzazione di molti settori dell’economia dal 2025 in poi”. Mike Lockett, Country Chairman di Uniper UK e Group Chief Commercial Officer Power, ha commentato: “La centrale elettrica di Connah's Quay di Uniper si trova in una posizione ottimale per prendere parte al processo di decarbonizzazione del Galles del Nord e del nord-ovest dell'Inghilterra, dal momento che prevediamo di incrementare la nostra capacità produttiva di idrogeno nel Regno Unito. Non vediamo l'ora di lavorare insieme a Eni UK per esplorare le future opportunità di produzione di idrogeno e CCS nel sito”. Questo Protocollo d’Intesa è l'ultimo di una serie di accordi tra Eni UK e alcune società con sede nel Nord Ovest dell'Inghilterra e nel Nord del Galles, dove la società sta sviluppando il processo di Cattura e Stoccaggio di anidride carbonica (CCS). Nello scorso mese di maggio è stato firmato un accordo quadro con Progressive Energy Limited per accelerare la Cattura e lo Stoccaggio della CO2 (CCS) nell'ambito del progetto HyNet North West, volto alla creazione di un distretto industriale a basse emissioni di anidride carbonica. Eni UK ha già ottenuto nel mese di Ottobre 2021 la licenza per lo stoccaggio di anidride carbonica per utilizzare i propri giacimenti offshore nella Baia di Liverpool come depositi permanenti di CO2. All’inizio del 2021 Eni UK ha anche creato la “Liverpool Bay CCS Limited”, una nuova società completamente controllata da Eni UK che gestirà future operazioni soggette a licenza nell’ambito del programma previsto dal Governo britannico per il trasporto e lo stoccaggio di anidride carbonica. Uniper è una società all’avanguardia nel campo della produzione di idrogeno e possiede le competenze tecniche e l'esperienza ideali per contribuire al raggiungimento del target “zero emissioni” del Regno Unito, entro il 2050. Uniper contribuirà investendo in progetti accuratamente selezionati, condividendo la sua esperienza nello sviluppo della produzione e dell'uso dell'idrogeno, oltre a creare nuovi posti di lavoro attraverso la sua Engineering Academy. Uniper si è impegnata a rendere climaticamente neutro il proprio portafoglio europeo entro il 2035. Con la produzione di idrogeno quale pietra angolare della sua strategia, la centrale elettrica di Connah's Quay è nella posizione ideale per contribuire alla storia futura di questa fonte energetica per Uniper e per il Regno Unito. Il Protocollo d’Intesa con Eni UK fa parte della strategia di crescita di Uniper nel Regno Unito e costituisce una delle numerose partnership attualmente in atto in tutto il Paese.Vedi maggiori informazioni sull'idrogenoFonti: ENI

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https://www.rmix.it/ - Cosa Succederà al Mercato del PVC in India dopo la Caduta dei Prezzi di Luglio?
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Cosa Succederà al Mercato del PVC in India dopo la Caduta dei Prezzi di Luglio?
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Cosa succederà al mercato del PVC in India dopo la caduta dei prezzi di Luglio?Secondo gli esperti del settore, dopo una caduta di circa il 16 % sul prezzo del PVC in India, pari a circa 130 $/tonnellata all’inizio del mese di luglio, sembra che un rimbalzo sia possibile. Infatti il prezzo medio del PVC si è attestato intorno a 1400 $/Ton CIF India per la prima volta dall’inizio di Febbraio, con dei distinguo sulle tipologie di PVC che compongono il paniere di riferimento. Secondo i dati del Price Index di ChemOrbis, la media settimanale dei prezzi del PVC K67, su base CIF India, ha registrato un calo totale di $/Ton 280/ dall'inizio del trend ribassista a fine aprile. Tuttavia i prezzi medi rimangono a circa 780 $/Ton superiori ai livelli visti nel maggio 2020, data in cui iniziò il più lungo rally rialzistico della storia delle materie plastiche. La spiegazione di questa discesa dei prezzi potrebbe essere individuata nella seconda ondata di COVID 19 che ha investito il paese, con la conseguente riduzione della produzione a causa della scarsa richiesta di prodotti finiti. Questo fenomeno ha calmierato i prezzi facendo scendere le quotazioni del PVC, in relazione anche al fatto che una minore produzione significa un numero minore di salariati al lavoro e, di conseguenza, una minore capacità di spesa delle famiglie. Ma nel breve periodo si ipotizza un rimbalzo dei prezzi del PVC a causa della probabile domanda post-monsone. I mesi piovosi monsonici da giugno a settembre sono in genere una stagione a bassa domanda per il mercato degli utenti finali del PVC in India. Gli acquirenti tendono ad iniziare a fare scorta per la stagione post-monsonica ad agosto, quando la domanda inizia a salire. "Gli acquisti per la stagione post-monsonica iniziano ad agosto e questo è un altro motivo per cui i prezzi dovrebbero aumentare", ha affermato il commerciante con sede a Mumbai.

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https://www.rmix.it/ - 10.000 USD: Il Prezzo Record di un Container dall’Asia all’Europa
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare 10.000 USD: Il Prezzo Record di un Container dall’Asia all’Europa
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Il Prezzo Record di un Container dall’Asia all’EuropaSe vogliamo essere precisi, il record di costo di un CNT da 40 piedi tra Shangai e Rotterdam ha toccato esattamente i 10.174 USD nel mese di Maggio, dimostrando tutte le problematiche che il commercio internazionale sta vivendo attualmente.Questo significa un ulteriore aumento del 3,1 % rispetto alla scorsa settimana, ma di ben +485% rispetto all’anno scorso. Ma come mai non si riesce a frenare questa corsa dei prezzi? I motivi che hanno fatto scaturire la corsa dei prezzi dei containers fino a pochi mesi fa, si possono riassumere, come ampiamente descritto in un articolo precedente, nella dinamica del Covid, nello stop alle produzioni in tutto il mondo, nella situazione climatica eccezionale negli stati uniti, in una ripartenza improvvisa dell’economia e nella necessità di ricostituire le scorte minime nei magazzini. Inoltre, nel mese di Marzo, si è verificata una congestione nel canale di Suez, a causa dell’incagliamento di una nave, con il conseguente ingolfamento delle navi porta container che stazionano ai porti per lo scarico. La somma tra domanda di merci elevata e i ritardi delle movimentazioni delle merci nei porti, ha creato una insufficiente quantità di containers disponibili, creando un ulteriore aumento dei prezzi. I profitti delle compagnie di navigazione stanno volando tanto che, secondo il gruppo industriale BIMCO, nei primi 5 mesi del 2021 si sono registrati aumenti degli ordinativi per la costruzione di nuove navi porta containers.Categoria: notizie - plastica - economia circolare - logistica Maggiori informazioni sulla logistica internazionaleLa storia del canale di Suez

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https://www.rmix.it/ - rNEWS: Total e ArcelorMittal Siglano un Accordo per il Gas (LNG)
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rNEWS: Total e ArcelorMittal Siglano un Accordo per il Gas (LNG)
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Total comunica al mercato di aver siglato un accordo per la fornitura di 500.000 tonnellate annue di gas naturale liquefatto (LNG) fino al 2026 con l'azienda ArcelorMittal Nippon Steel (AMNS) per le attività industriali in india. I'LNG verrà scaricato al  terminal LNG di Dahej o Hazira, sulla costa occidentale dell'India.“Siamo lieti di collaborare con AMNS e di soddisfare la crescente domanda industriale di GNL in India, un Paese che mira a più che raddoppiare la quota di gas naturale nel suo mix energetico entro il 2030 rispetto ad oggi”, ha affermato Thomas Maurisse, Senior Vice President GNL al totale. "La fornitura di GNL contribuirà alla riduzione delle emissioni di carbonio di AMNS, in linea con l'ambizione di Total di offrire ai propri clienti prodotti energetici che emettono meno CO2 e di supportarli nelle proprie strategie a basse emissioni di carbonio".Vedi maggiori informazioni sull'operazione Total Accessori per il gas liquefatto LNG

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https://www.rmix.it/ - rNEWS: L’impianto di Versalis di Mantova (IT) Fermerà per Manutenzione
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rNEWS: L’impianto di Versalis di Mantova (IT) Fermerà per Manutenzione
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L’impianto di Versalis di Mantova (IT) Fermerà per ManutenzioneLa direzione dell’impianto di produzione dei polimeri stirenici in ABS di Versalis Mantova, attraverso un comunicato, ha annunciato lo stop delle produzioni per dare avvio ad un piano di ammodernamento degli impianti di produzione nei mesi di Giugno e Luglio di quest’anno.Infatti, Versalis (Eni) informa che sono iniziate le operazioni propedeutiche alla fermata generale programmata per la manutenzione e i nuovi investimenti previsti nello stabilimento di Mantova. Le attività saranno eseguite per fasi: nei mesi di giugno e luglio 2021 è previsto il picco delle operazioni presso gli impianti. Le attività di manutenzione riguardano gli impianti stirenici e intermedi (stirolo monomero, fenolo e derivati, polimeri e i servizi di stabilimento) e un nuovo importante investimento per l’espansione della produzione di polimeri stirenici ABS, per una capacità aggiuntiva di 30mila tonnellate/anno, verso gradi differenziati e ad alto valore aggiunto, destinati a settori chiave come automotive, arredamento ed elettrodomestici. Gli investimenti prevedono anche interventi per il miglioramento tecnologico e di affidabilità e di efficientamento energetico e ambientale per un totale di oltre 40 milioni di euro di investimenti nel biennio 2020-2021. Nel cantiere, che durerà circa due mesi, saranno coinvolte circa 30 imprese, con una presenza di picco di 600 persone di ditte terze. Saranno costruiti 60 mila metri cubi di ponteggi e ispezionate 600 apparecchiature. Le attività vedranno impegnati un team dedicato alla sicurezza integrato dal supporto delle squadre del Safety Competence Center di Eni e personale dedicato alla sorveglianza sanitaria. In particolare, è stato previsto un protocollo di misure aggiuntive a quelle già attuate e un programma di screening epidemiologico per la prevenzione e il contrasto al Covid-19 al fine di garantire la massima tutela della salute dei lavoratori e delle comunità locali. La più importante delle misure attuate è la campagna di test tramite tamponi rapidi in un’area dello stabilimento appositamente attrezzata che verrà avviata, su base volontaria anche a tutto il personale del sito, prima della fermata. Inoltre, verranno installati 9 termo-scanner per agevolare il controllo del personale in entrata e uscita dallo stabilimento e saranno distribuite a tutto il personale impiegato nelle operazioni di fermata mascherine FFP2. Durante le attività di fermata e di riavvio degli impianti saranno attivi i dispositivi di controllo e i sistemi di sicurezza, tra i quali la torcia che si attiverà, in maniera discontinua, per il tempo strettamente necessario a effettuare gli interventi programmati. Saranno preventivamente informati gli Enti competenti, come previsto dal vigente Protocollo Operativo di comunicazione.

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https://www.rmix.it/ - rNEWS: Il Produttore di Compound Svedese Polykemi Produrra negli USA
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rNEWS: Il Produttore di Compound Svedese Polykemi Produrra negli USA
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Il Produttore di Compound Svedese Polykemi Produrra negli USAPolykemi è un’azienda specializzata nella produzione di compound plastici in TPO, ABS, ASA, PC/ABS, TPE, POM e altre tipologie di materie plastiche che esporta in molti paesi al mondo. Da sempre il mercato americano è di grande importanza per l’azienda che ha, infatti, deciso di aprire uno stabilimento produttivo nella Carolina del Nord.Stanno infatti investendo quasi 10 milioni di euro nel nuovo stabilimento negli Stati Uniti, che sta diventando il più grande investimento singolo nella storia del Gruppo. L'obiettivo è avviare la produzione di composti plastici già nel secondo trimestre del 2022. “Siamo davvero entusiasti di questo passo che aumenta la nostra presenza e ci offre molte nuove opportunità sul mercato americano ", afferma Johan Hugoson, CEO di Polykemi Inc. L'azienda americana Polykemi Inc è una consociata, interamente controllata dall'azienda familiare svedese Polykemi AB e, sin dalla sua fondazione nel 2013, ha lavorato per lanciare la propria produzione di composti plastici di alta qualità sul mercato statunitense. “Abbiamo consegnato più di 10 000 tonnellate ai clienti del mercato nordamericano tramite distributori statunitensi o tramite consegne diretta dal nostro stabilimento principale di Ystad. Tuttavia, il nostro obiettivo è sempre stato quello di avviare la nostra produzione negli Stati Uniti, ora abbiamo raggiunto quel traguardo. Il nuovo stabilimento è geograficamente vicino ai nostri clienti attuali, il che ci offre una presenza diretta e rapporti con i clienti ancora più forti ", afferma Hugoson. Stabilimenti di produzione in tre continenti L'investimento nello stabilimento di Gastonia, fuori Charlotte, nella Carolina del Nord, è il più grande investimento singolo nella storia dell'azienda e consente condizioni ottimali per l'ulteriore crescita di Polykemi Inc in Nord America. L'impianto è di circa 5.000 mq. ed è espandibile fino a 10.000 mq. e inizialmente sarà dotato di due linee di produzione con la partenza prevista della produzione per il secondo trimestre del 2022. “con il nuovo stabilimento negli Stati Uniti significa i nostri impianti di produzione sono dislocati in tre continenti, il che significa anche che abbiamo una logistica più efficiente. Possiamo garantire la stessa alta qualità sia nei compound vergini che in quelli riciclati, così come lo stesso colore su tutti i materiali spediti dai nostri stabilimenti. ", afferma Hugoson. Un investimento per il futuro Polykemi Inc produrrà negli Stati Uniti lo stesso materiale che il Gruppo fa in Europa e in Asia. Inoltre, le spedizioni ai clienti americani arriveranno direttamente dallo stabilimento in North Carolina, risparmiando tempo, costi e incidendo in modo minore sull’ ambiente. "Questo è un investimento per il futuro che getta le basi per la crescita del Gruppo Polykemi con lo scopo di diventare anche un attore importante nel mercato americano dei composti plastici", afferma Hugoson.Info Polkemi

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https://www.rmix.it/ - Il Granulo di  ABS Riciclato Italiano Conquista il Brasile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Il Granulo di ABS Riciclato Italiano Conquista il Brasile
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Il Granulo di ABS Riciclato Italiano Conquista il BrasileLa maestria della produzione dei tecnopolimeri riciclati Italiani si è sposata con l’attività di produzione Brasiliana di articoli tecnici che, fino a poco tempo fa, erano stampati esclusivamente con materie prime vergini.La conquista del mercato Brasiliano dell’ABS Italiano è partita dall’incarico ricevuto dalla società di consulenza Arezio Marco nella ricerca e selezione di produttori di polimeri tecnici riciclati, che potessero garantire performaces di produzione e qualità tecniche ed estetiche sui prodotti finiti, al pari di un prodotto realizzato in polimero vergine. La società di consulenza sui polimeri riciclati Arezio Marco, ha svolto un compito di selezione dei produttori e di verifica della qualità, attraverso la raccolta di informazioni sulle fonti di approvvigionamento degli scarti post industriali e sui sistemi produttivi del granulo. Ha seguito l’iter di approvazione del prodotto in ABS scelto, sotto forma di granulo, che è transitato attraverso analisi preliminari fisiche e chimiche, campionatura di piccolo taglio per tests di stampaggio in laboratorio e, successivamente, una campionatura industriale adatta alla produzione di una serie di campioni di prodotto finito da inviare ai tests di laboratorio. Oltra alle caratteristiche meccaniche provate, si sono verificate le caratteristiche di finitura del prodotto, con l’analisi della qualità delle superfici, del colore e del grado di lucentezza richiesta. Inoltre si è testato il grado di odore che un polimero riciclato, post industriale, potesse emettere. I tests hanno dato esito positivo, catalogando il granulo in ABS riciclato da scarti post industriali idoneo per qualità in fase di produzione e sul prodotto finale, potendo quindi essere autorizzato alla produzione in linea. Il polimero riciclato Italiano, quindi, ha iniziato a varcare le frontiere Brasiliane permettendo il consolidamento industriale tra l’Italia e il Brasile, favorendo la circolarità dell’economia e la riduzione degli scarti nell’ambiente.Categoria: notizie - plastica - economia circolare - riciclo - rifiuti - ABS Vedi maggiori informazioni sulle tecniche di vendita

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