Come il mercato e la politica stanno cambiando il mercato del riciclo della plasticadi Marco ArezioIl mercato del riciclo della plastica, e le sue imprese, stanno soffrendo sotto il fuoco incrociato di amici, veri o presunti e di nemici dichiarati, con la conseguenza che un intero comparto dell’economia circolare rischia di sparire o ridursi notevolmente con tutte le implicazioni ambientali che possiamo immaginare. I riciclatori sono gente un po' controcorrente, hanno iniziato la loro attività raccogliendo la plastica che veniva gettata come rifiuto dalla società, visti un po' come un comparto sporco, povero e senza importanza. Hanno trasformato questo business da poveri in un mercato maturo economicamente, tecnologicamente ed ecologicamente virtuoso, molto prima che i nomi altisonanti della filiera produttiva se ne attribuisse i meriti. Hanno sopportato gli sterili attacchi dell’opinione pubblica, invaghita dei messaggi sull’abolizione della plastica che cavalcava la crociata contro il mare inquinato, come se fosse colpa della plastica e non di chi la disperde nell’ambiente. Hanno continuato a riciclare, dare lavoro, pagare le tasse e ripulire il pianeta, in silenzio, con ostinata convinzione che fossero sulla strada giusta, nonostante tutto. Ma quando le loro attività hanno assunto una dimensione importante nel mercato della plastica, dopo grandi investimenti, fatica, studi e progressi, si sono trovati difronte a ostacoli difficili da sormontare: • Il prezzo delle materie prime vergini è crollato ad un punto per cui alcune materie prime riciclate costano di più di quelle vergini, con la conseguenza del crollo della domanda. • A causa della riduzione di redditività del comparto del riciclo gli investimenti rimangono limitati e il rifiuto plastico sul mercato non trova sempre la giusta collocazione. • I costi per il ciclo del riciclo rimangono elevati, anche a causa dell’alto costo dell’energia, impedendo un maggiore ampliamento delle vendite della materia prima. • La competizione di prezzo con le materie prime vergini non imprime una spinta all’economia circolare nei paesi in via di sviluppo con conseguenze ambientali negative. • Una carenza politica diffusa a supporto del riciclo delle materie plastiche che impongano l’uso della plastica riciclata sempre più ampia nei prodotti in cui è possibile usarla. • Una mancanza di sostegni economici al comparto del riciclo che gli permetta di sostenersi e di compiere quell’opera sociale e ambientale di cui i cittadini hanno diritto. Ma risolvere questi problemi non esaurisce i compiti per arrivare all’applicazione della circolarità dei rifiuti plastici, se non si spinge ulteriormente sul riciclo chimico, per quella percentuale di plastica non riciclabile, sulla creazione di imballi al 100% riciclabili e sull’energia rinnovabile che deve essere a disposizione dell’industria a costi contenuti.Categoria: notizie - plastica - economia circolare - rifiuti Vedi maggiori informazioni sul riciclo
SCOPRI DI PIU'Trova fornitori e clienti di polimeri plastici riciclati in Italia e all'estero con rMIXNel mondo del riciclo e della sostenibilità ambientale, i polimeri plastici riciclati rappresentano una risorsa strategica in forte crescita. Il portale rMIX, punto di riferimento per l’economia circolare in Italia, offre una sezione dedicata alle aziende che operano nel settore del riciclo delle plastiche: la sottocategoria “Polimeri Riciclati” della pagina “Cerca Aziende”. Grazie a questa directory, è possibile individuare in pochi click produttori, trasformatori e distributori di polimeri plastici rigenerati, ideali per applicazioni industriali, packaging sostenibile, edilizia, automotive e molto altro. Una Directory Specializzata nel Riciclo delle Plastiche La sezione “Aziende+Polimeri Riciclati” del portale rMIX è progettata per offrire una ricerca mirata e professionale delle imprese attive nel riciclo dei materiali plastici. La pagina raccoglie un elenco di aziende italiane che operano nella rigenerazione di: - Polietilene (PE) ad alta e bassa densità - Polipropilene (PP) - Polistirene (PS) - PET riciclato (rPET) - Polistirolo - PVC - Tecnopolimeri da riciclo industriale Le aziende presenti sono selezionate per attività, esperienze nel settore e impegno concreto verso l’economia circolare. Ogni scheda aziendale include informazioni dettagliate su: - Prodotti disponibili (granuli, flakes, compound, semilavorati) - Provenienza dei materiali (post-consumo, post-industriale) - Contatti diretti e link al sito web Perché utilizzare rMIX per cercare aziende di polimeri riciclati? Se sei un professionista dell’industria plastica, un buyer di materie prime seconde, un progettista eco-consapevole o un operatore ambientale, la directory rMIX è il luogo giusto per trovare partner affidabili e fornitori qualificati. I vantaggi della piattaforma: - Indicizzazione settoriale precisa - Motore di ricerca interno con filtri personalizzati - Accesso e senza registrazione obbligatoria In un settore in rapida evoluzione come quello della plastica riciclata, trovare rapidamente chi produce qualità certificata è essenziale per garantire l’efficienza dei propri processi produttivi e il rispetto delle normative ambientali. Posizionati nel mercato della plastica riciclata Hai un'azienda che lavora nel settore dei polimeri plastici riciclati? Essere presenti nella directory di rMIX significa aumentare la visibilità su Google e nei confronti di una community altamente specializzata. Iscrivendoti al portale, potrai: - Pubblicare la tua scheda aziendale completa - Essere trovato da potenziali clienti o partner commerciali - Accedere a una rete attiva di imprese e operatori dell’economia circolare - Ottenere maggiore autorevolezza nel settore del riciclo Visita la pagina dedicata ai Polimeri Riciclati Non perdere l’opportunità di esplorare l’unica directory italiana interamente focalizzata sull’economia circolare. Visita ora la sezione dedicata ai Polimeri Riciclati su rMIX e inizia a costruire una filiera più sostenibile per i tuoi progetti industriali. - Polimeri riciclati: Offerte/richieste - Polimeri riciclati: Aziende
SCOPRI DI PIU'Scopri imprese attive nel recupero e riuso dei materiali da costruzione. Cerca fornitori per l’edilizia sostenibile grazie alla directory rMIXNel contesto della crescente attenzione verso la sostenibilità e l'economia circolare, il settore edile si trova di fronte alla necessità di adottare pratiche più responsabili.Il riutilizzo e il riciclo dei materiali da costruzione rappresentano una risposta concreta a questa sfida, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale e a promuovere un'edilizia più sostenibile.Per facilitare l'accesso a fornitori affidabili e specializzati in materiali edili riciclati, rMIX ha sviluppato la sezione "Cerca aziende – Materiali edili riciclati". Questa directory aggiornata consente di individuare imprese attive nel recupero, trattamento e riuso di materiali da costruzione, offrendo un supporto prezioso a professionisti e aziende del settore. Un servizio pensato per la filiera sostenibile dell'edilizia La sezione "Materiali edili riciclati" di rMIX è progettata per offrire uno strumento di lavoro efficace e professionale, capace di: - Individuare aziende che si occupano di raccolta e selezione di materiali provenienti da demolizioni o scarti industriali. - Trovare fornitori per lavorazioni su materiali rigenerati: produzione di inerti riciclati, calcestruzzi certificati, piastrelle in cotto recuperato, pannelli isolanti da fibre naturali, e altro ancora. - Selezionare imprese in grado di trasformare i materiali recuperati in nuovi semilavorati o prodotti finiti per edilizia, arredo urbano, packaging, design, edilizia sostenibile. - Accedere a tutte le informazioni essenziali su ogni impresa: tipologia di lavorazioni offerte, materiali trattati, certificazioni, recapiti. Perché scegliere imprese specializzate in materiali edili riciclati? Affidarsi a operatori qualificati nel trattamento dei materiali edili rigenerati significa: - Ridurre il consumo di materia prima vergine, contribuendo alla tutela delle risorse naturali. - Valorizzare gli scarti generando nuovo valore economico, ambientale e creativo attraverso l’upcycling. - Integrare soluzioni a basso impatto ambientale nei propri progetti architettonici, industriali o artigianali. - Sostenere imprese che adottano tecniche innovative e sostenibili nella lavorazione dei materiali da costruzione. Il motore di ricerca rMIX facilita il contatto diretto con aziende trasparenti, tracciabili e operative in una logica di economia circolare. A chi si rivolge il servizio “Cerca aziende – Materiali edili riciclati”? Questa sezione del portale è pensata per una vasta gamma di professionisti e realtà produttive: - Studi di architettura e interior design che cercano forniture e lavorazioni su misura per progetti di edilizia green o arredi sostenibili. - Aziende del settore edile interessate ad ampliare l’utilizzo di materiali rigenerati nel ciclo produttivo. - Artigiani e imprese che vogliono integrare materiali riciclati nella propria offerta, ampliando la rete di subfornitori e partner tecnici. - Cooperative sociali e realtà del terzo settore attive nel riuso dei materiali per progetti di inclusione, reinserimento lavorativo o economia solidale. - Buyer, progettisti e fornitori della pubblica amministrazione impegnati in gare e appalti che richiedono materiali a ridotto impatto ambientale. - Network e consorzi locali per il recupero dei materiali da demolizione e ristrutturazione. Come funziona la ricerca? Il servizio “Cerca aziende – Materiali edili riciclati” su rMIX è intuitivo e altamente personalizzabile grazie a diversi filtri disponibili: - Per tipo di lavorazione (raccolta, selezione, rigenerazione, produzione semilavorati, ecc.) - Per tipologia di famiglie di prodotto (coperture, impermeabilizzazione, isolanti, muratura, pavimentazioni, rifiuto, rivestimenti, ecc.) - Per area geografica, per facilitare la creazione di filiere locali e ridurre le distanze logistiche. Ogni impresa presente nella directory dispone di una scheda completa che comprende: - Descrizione delle attività svolte - Tipologie di materiali trattati - Contatti diretti - Eventuali certificazioni ambientali e standard di qualità adottati I vantaggi di usare rMIX per i materiali edili riciclati Utilizzare la piattaforma rMIX per trovare fornitori nel campo dei materiali edili rigenerati significa: - Velocizzare la ricerca di partner tecnici per specifiche fasi di lavorazione - Ridurre i costi grazie all’ottimizzazione della catena di fornitura - Ampliare il proprio network con realtà già attive nella transizione ecologica - Ottenere visibilità SEO per le aziende iscritte - Accedere a contatti diretti senza intermediazioni - Sfruttare la geolocalizzazione per espandere il proprio business anche a livello internazionale (con abbonamento) Vuoi inserire la tua azienda nella sezione “Materiali edili riciclati”? Se lavori nel recupero, nella lavorazione o nella trasformazione dei materiali edili, puoi rendere la tua attività visibile alla community di rMIX. Registrandoti nella directory potrai: - Promuovere le tue lavorazioni a una rete specializzata nella sostenibilità - Personalizzare la tua scheda azienda con immagini, descrizioni dettagliate, materiali trattati e servizi disponibili. - Ricevere richieste mirate da clienti, buyer e progettisti alla ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale. - Consolidare la propria presenza nel mercato della sostenibilità, entrando a far parte di una rete attiva e dinamica, che valorizza il recupero e la rigenerazione dei materiali da costruzione. 👉 Scopri come registrare la tua azienda nella sezione “Materiali edili riciclati” Conclusione: costruire sostenibilità attraverso i materiali riciclati La sezione “Cerca aziende – Materiali edili riciclati” del portale rMIX è molto più di un elenco: è un vero e proprio hub operativo per chi lavora in edilizia circolare. Raccoglie esperienze, tecnologie e risorse in grado di rispondere alle nuove esigenze ambientali, normative e di mercato. Attraverso un’interfaccia pensata per i professionisti e una rete in continua crescita, rMIX favorisce l’incontro tra domanda e offerta, facilita la creazione di filiere locali e promuove l’innovazione sostenibile nel settore edile. 🔗 Vai all’elenco aggiornato delle aziende – Materiali edili riciclati 🔗 Consulta le offerte e richieste attive – Materiali da costruzione riciclati Con rMIX, riciclare è costruire il futuro.
SCOPRI DI PIU'Gomma da masticare: Un prodotto storico, nato vegetale e diventato un mix di chimica poco amico dell’ambientedi Marco ArezioLe prime tracce storiche della gomma da masticare risalgono ai Maya, che erano abituati a masticare delle palline di gomma dette Chicle, tratte da una pianta chiamata Manilkara Chicle. Successivamente si sono trovate altre tracce, in epoca più recente, attribuite al generale e presidente del Messico, Antonio Lopez de Santa Maria, chiamato il Napoleone dell’West, ( Xalapa, 21 febbraio 1794 – Città del Messico, 21 giugno 1876) militare e politico di lungo corso, al quale verrebbe attribuita l’invenzione della gomma da masticare moderna. Ma se parliamo di dati certi, circa l’origine del prodotto, dobbiamo allora far riferimento al brevetto depositato da William Semple il 28 Dicembre del 1869 negli Stai Uniti. Una ricetta messa in commercio due anni più tardi che non entusiasmò troppo i clienti in quanto, le palline, erano insapori e molli. Ma sulla scorta di questi insuccessi, Semple modificò più volte la ricetta, inserendo aromi e lavorando sulla consistenza della gomma, riuscendo a far crescere l’interesse per il prodotto verso la fine del decennio del secolo. Nel corso del XX secolo l’industria cambiò radicalmente la ricetta, utilizzando non più una gomma naturale ma una sintetica, il Poliisobutilene, relegando la lavorazione del Chicle ad una nicchia di mercato. Successivamente si era lavorato sulle proprietà elastiche del prodotto inserendo additivi, raggiungendo così la voluta viscosità attraverso l’aggiunta di una gomma di Xanthano. In Europa la conoscenza di questo articolo rimase sconosciuto fino all’avvento della seconda guerra mondiale quando i soldati americani, di stanza nel vecchio continente, lo fecero conoscere alla popolazione. Infatti lo stato maggiore dell’esercito aveva inserito nella cosiddetta “Razione K”, un mix di alimenti che ogni soldato aveva con sé sul campo di battaglia, la gomma da masticare per svariate ragioni. Si riteneva che masticare la gomma, additivata anche di caffeina, aiutasse i soldati a sopportare meglio le tensioni dei combattimenti, inoltre favoriva la pulizia del cavo orale in quelle situazioni in cui i soldati non potevano lavarsi i denti. Ma come viene prodotta, oggi, la gomma da masticare? L’impasto che compone la gomma da masticare contiene il Poliisobutilene, come composto base, poi lo zucchero gli additivi e gli aromi. Il Poliisobutilene o PIB, è una gomma sintetica, ricavato dalla polimerizzazione dell’Isobutilene e una piccola parte (2%) di Isoprene, prodotto dalla Basf per usi alimentari. Il Poliisobutilene, è un polimero vinilico e, dal punto di vista strutturale, assomiglia al comune Polipropilene Homopolimero e al Polietilene, fatta eccezione per il fatto che ogni altro atomo di carbonio è sostituito con due gruppi metilici. Possiede due caratteristiche importanti che sono l’elevata impermeabilità e un’eccellente flessibilità. Come viene impiegata la gomma da masticare? L’uso più comune si può dire sia stato, per moltissimi anni, paragonabile a quello delle caramelle, godendo durante la masticazione della gomma degli aromi che erano all’interno del prodotto. Ma nel corso degli anni, la gomma da masticare ha avuto anche un uso medico e farmaceutico. Infatti esistono sul mercato numerosi farmaci, sotto questa forma, che curano la nausea, le cefalee, la dipendenza da fumo, alcune malattie del cavo orale e sotto forma di integratori alimentari dalle tipologie più disparate. Ma la gomma da masticare si è rilevata un pessimo amico per l’ambiente, in quanto impiega almeno 5 anni per decomporsi, si appiccica alle superfici sulle quali viene posta, specialmente i marciapiedi nelle città. La pulizia delle superfici pedonabili sulle quali si è attaccata comporta l’uso di sostanze chimiche, adatte ad interrompere la solidarizzazione tra gomma e superficie di camminamento, l’acqua con getto ad alto potenziale e, dove questi sistemi non ottengono i risultati sperati, si deve fresare la superficie per togliere le macchie nere composte dalle gomme.Categoria: notizie - tecnica - storia - gommaVedi maggiori informazioni sul rapporto tra alimenti e la chimica
SCOPRI DI PIU'Le aziende sostenibili ottengono credito più facilmente, mentre le PMI devono adattarsi ai nuovi requisiti per accedere ai finanziamentidi Marco ArezioNel contesto economico odierno, il mercato del credito per le imprese sta attraversando un momento di profonda trasformazione, in cui la sostenibilità e la gestione del rischio assumono un ruolo sempre più determinante. L’attenzione verso i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) ha influenzato le dinamiche di accesso al credito, specialmente per quelle imprese che integrano tali criteri nelle loro strategie operative e gestionali. Le aziende che operano con modelli di business sostenibili stanno acquisendo un vantaggio competitivo significativo nell’ottenere finanziamenti, soprattutto in un panorama in cui le banche e gli istituti finanziari adottano approcci sempre più rigorosi nella valutazione del rischio di credito. La crescente regolamentazione a livello europeo e internazionale, insieme alla domanda di mercati più trasparenti e responsabili, ha spinto le banche a preferire imprese con una visione a lungo termine e una gestione responsabile dei rischi ambientali e sociali. L’evoluzione del mercato del credito per le PMI Le piccole e medie imprese (PMI) costituiscono il pilastro dell’economia europea e italiana, ma il loro accesso al credito è diventato sempre più difficile a causa di una serie di fattori economici e finanziari. Da un lato, la crisi economica e le incertezze globali hanno portato a un irrigidimento dei criteri di concessione del credito da parte delle banche, le quali richiedono garanzie più solide e una documentazione finanziaria più dettagliata. Dall'altro, l'evoluzione delle politiche bancarie verso criteri di sostenibilità ha creato un ulteriore filtro nella concessione dei finanziamenti, con un crescente focus su pratiche aziendali responsabili dal punto di vista ambientale e sociale. In questo quadro, le PMI spesso si trovano in difficoltà, poiché non sempre dispongono delle risorse o della struttura necessaria per adattarsi rapidamente alle nuove richieste del mercato. Tuttavia, le imprese che riescono ad allinearsi ai criteri ESG e a dimostrare la loro sostenibilità finanziaria, oltre che operativa, possono accedere a condizioni di credito più favorevoli e a tassi di interesse più competitivi. Questo avviene perché, dal punto di vista delle banche, tali aziende presentano un profilo di rischio inferiore, sia in termini di esposizione ai rischi economici sia rispetto a potenziali impatti reputazionali legati a temi di sostenibilità. Vantaggi finanziari per le imprese sostenibili Le aziende che adottano pratiche di sostenibilità ambientale, sociale e di governance stanno beneficiando di una serie di vantaggi, non solo in termini di immagine, ma anche dal punto di vista finanziario. Le banche e gli istituti di credito stanno sempre più premiando tali imprese con l'accesso a strumenti finanziari dedicati, come i prestiti green ("green loans") e i prestiti legati alla sostenibilità ("sustainability-linked loans"). Dal punto di vista tecnico-finanziario, il vantaggio per le banche è duplice. In primo luogo, le imprese sostenibili tendono a essere più resilienti e meglio preparate a gestire i rischi legati a crisi ambientali, sociali o normative. Questo riduce il rischio di default, un fattore che le banche considerano cruciale nella valutazione del merito creditizio. In secondo luogo, le aziende che adottano pratiche ESG sono spesso soggette a una maggiore trasparenza e rendicontazione, sia dal punto di vista finanziario sia operativo. Ciò facilita le banche nell'analisi del rischio, migliorando la loro capacità di valutare la sostenibilità del business a lungo termine. I vantaggi specifici per le imprese includono: Condizioni di credito più favorevoli: Tassi di interesse ridotti e maggiore disponibilità di fondi per investimenti in progetti sostenibili. Accesso a nuove forme di finanziamento: Gli strumenti finanziari dedicati alla sostenibilità stanno crescendo, sia nel numero che nella varietà, offrendo alle imprese nuove opportunità di finanziamento a condizioni vantaggiose. Migliore reputazione sul mercato: L'adozione di pratiche ESG migliora la percezione dell'azienda da parte di investitori e consumatori, rafforzando la sua posizione competitiva e, di conseguenza, la sua solidità finanziaria. Il ruolo delle banche: un approccio più selettivo Le banche, nel contesto attuale, stanno assumendo un ruolo cruciale nel guidare il cambiamento verso un’economia più sostenibile. Da un lato, sono incentivati da regolamentazioni sempre più stringenti che richiedono una maggiore attenzione verso i rischi ambientali e sociali. Dall'altro, riconoscono che finanziare imprese sostenibili può ridurre il rischio complessivo dei loro portafogli, migliorando la loro resilienza a lungo termine. I principali cambiamenti che le banche stanno implementando includono: Integrazione dei criteri ESG nei processi di valutazione del credito: Le banche stanno sempre più adottando criteri ESG come parte integrante dei loro modelli di valutazione del rischio. Questo comporta un’analisi più approfondita delle operazioni aziendali e dell’impatto ambientale e sociale delle imprese richiedenti. Prodotti finanziari dedicati: I prestiti green e i prestiti legati alla sostenibilità sono prodotti finanziari pensati appositamente per sostenere progetti o aziende che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità. Politiche di risk management più avanzate: L'adozione di tecnologie e modelli di valutazione del rischio più sofisticati permette alle banche di identificare con maggiore precisione le opportunità di finanziamento legate alla sostenibilità. Le soluzioni per le PMI in difficoltà Le PMI che si trovano in difficoltà nell’accesso al credito possono adottare una serie di soluzioni per migliorare il loro profilo creditizio e attrarre capitali. Alcune delle strategie più efficaci includono: Partnership strategiche: Collaborare con grandi aziende già consolidate in termini di sostenibilità può aiutare le PMI a sviluppare nuove capacità e a migliorare la loro conformità ai criteri ESG. Questo può portare a una maggiore facilità nell’accesso al credito condiviso o a finanziamenti agevolati. Certificazioni ESG: Ottenere certificazioni di sostenibilità, come ISO 14001 o altre certificazioni riconosciute a livello internazionale, può migliorare notevolmente la reputazione aziendale e la fiducia degli investitori e delle banche. Finanza alternativa: Oltre ai finanziamenti bancari tradizionali, le PMI possono rivolgersi a fonti di finanziamento alternative come il crowdfunding, il venture capital o i fondi di investimento orientati alla sostenibilità. Questi strumenti offrono una maggiore flessibilità e possono rappresentare una valida soluzione per le imprese che non riescono a soddisfare i rigidi requisiti delle banche tradizionali. Incentivi pubblici e finanziamenti agevolati: In Italia e in altri Paesi europei esistono numerosi programmi governativi e fondi destinati alle imprese che intraprendono percorsi di sostenibilità. Tali programmi possono offrire finanziamenti a tassi agevolati o sotto forma di contributi a fondo perduto, facilitando l’accesso al capitale. Conclusioni Il mercato del credito è sempre più influenzato dalla crescente attenzione verso la sostenibilità e i criteri ESG, un cambiamento che sta favorendo le imprese più attente a questi aspetti. Mentre le grandi imprese sono generalmente più avvantaggiate nell’adattarsi a questi cambiamenti, anche le PMI possono cogliere le opportunità offerte dal mercato attraverso l'adozione di modelli di business sostenibili e l'accesso a forme di finanziamento alternative. Le banche, dal canto loro, stanno ridefinendo i criteri di concessione del credito per adeguarsi alle nuove richieste del mercato e alle normative internazionali. In questo scenario, le imprese che riescono a dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità non solo migliorano il loro accesso al credito, ma rafforzano anche la loro posizione competitiva e resilienza a lungo termine.© Riproduzione Vietata
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