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https://www.rmix.it/ - ArcelorMittal blocca l’acciaio verde: l’industria europea tra sogni e realtà
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare ArcelorMittal blocca l’acciaio verde: l’industria europea tra sogni e realtà
Notizie Brevi

La crisi dell’idrogeno mette in discussione la transizione della siderurgiaNell’estate del 2025, una notizia scuote profondamente il settore siderurgico europeo: ArcelorMittal, il maggiore produttore di acciaio del continente, decide di fermare bruscamente il progetto di riconversione dei suoi storici impianti tedeschi alla produzione di acciaio “verde”, ovvero ottenuto grazie a idrogeno a basse emissioni di carbonio. Una scelta che arriva all’improvviso, ma che affonda le sue radici in problemi strutturali ben più profondi di quanto si sarebbe potuto immaginare anche solo un anno fa.La transizione verso un’acciaieria alimentata da idrogeno verde era stata accolta con entusiasmo sia dal mondo politico che da quello industriale. Non solo avrebbe consentito di abbattere drasticamente le emissioni di CO₂ di un settore tra i più energivori e inquinanti in Europa, ma rappresentava anche un simbolo concreto della svolta verso la decarbonizzazione promessa dall’Unione Europea. Era stato proprio ArcelorMittal a candidarsi come apripista, annunciando investimenti miliardari per riconvertire i forni tradizionali, alimentati da carbone e gas, a forni in grado di utilizzare idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili.Tuttavia, quello che sembrava un orizzonte di innovazione e sostenibilità si è presto scontrato con una realtà molto più complessa e dura. La produzione di idrogeno verde su scala industriale, infatti, si è rivelata ben più onerosa e problematica delle previsioni ottimistiche. Da un lato, l’offerta di idrogeno a costi competitivi non è decollata, e le infrastrutture necessarie per garantire un approvvigionamento stabile sono ancora incomplete. Dall’altro, il prezzo dell’energia elettrica, indispensabile per la produzione di idrogeno tramite elettrolisi, ha raggiunto livelli record in Germania e in molti altri paesi europei, rendendo antieconomico il passaggio a queste nuove tecnologie.A questo scenario si aggiunge una variabile che, troppo spesso, viene sottovalutata nei discorsi sulla transizione energetica: la pressione della concorrenza internazionale. Mentre l’Europa lavora per rendere più sostenibile la propria industria, i produttori extraeuropei continuano a immettere sul mercato acciaio a basso costo, spesso senza vincoli ambientali stringenti. Questa dinamica mette in grave difficoltà gli operatori europei, già alle prese con investimenti gravosi e margini di profitto sempre più ridotti. ArcelorMittal, di fronte a questa combinazione di fattori, ha dunque preferito fare un passo indietro, rinunciando a un’ingente somma di fondi pubblici destinati alla transizione, ma scegliendo una strada più prudente e meno rischiosa per la sopravvivenza del proprio business.La decisione di interrompere il piano di riconversione non significa però un ritorno al passato tout court. L’azienda ha infatti scelto di puntare su una tecnologia più rodata e meno esposta alle incertezze del mercato dell’idrogeno: i forni elettrici ad arco. Questi impianti permettono di produrre acciaio utilizzando principalmente rottami metallici e una minore quantità di energia rispetto ai forni tradizionali, contribuendo comunque alla riduzione delle emissioni di CO₂, pur senza raggiungere i livelli “zero emission” sognati dai promotori della rivoluzione green.Questa svolta lascia emergere con chiarezza tutte le contraddizioni della transizione energetica nel settore industriale. Da un lato, esiste un’urgenza ambientale che non può essere ignorata; dall’altro, è innegabile la necessità di garantire la competitività, l’occupazione e la sopravvivenza delle grandi realtà manifatturiere europee. La rinuncia di ArcelorMittal agli investimenti nell’idrogeno verde non rappresenta solo un rallentamento temporaneo di un progetto industriale: mette in discussione l’intero modello su cui si basano le politiche di decarbonizzazione del vecchio continente.Ciò che emerge, dunque, è il bisogno di un approccio più pragmatico e meno ideologico. Senza un quadro di incentivi stabili, costi dell’energia allineati con quelli dei concorrenti internazionali e strumenti di tutela efficaci nei confronti delle importazioni da paesi con standard ambientali inferiori, il rischio è che l’industria europea sia costretta a scegliere tra sostenibilità e sopravvivenza, tra transizione verde e perdita di posti di lavoro.La vicenda di ArcelorMittal apre una riflessione che va ben oltre la cronaca industriale. Se la sfida dell’idrogeno verde vuole davvero diventare realtà, occorre lavorare con più decisione sia sull’innovazione tecnologica che sulla creazione di un contesto competitivo equo e sostenibile. Solo così la promessa di un’acciaieria europea a emissioni quasi zero potrà trasformarsi da sogno a solida realtà.© Riproduzione Vietata

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https://www.rmix.it/ - rNEWS: Tazze Adatte al Microonde in Fibra Riciclabile e Compostabile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rNEWS: Tazze Adatte al Microonde in Fibra Riciclabile e Compostabile
Notizie Brevi

L'azienda Americana Kraft Heinz sta studiano la produzione di tazze in fibra che possano essere riutilizzabili o riciclabili compostabili e che possano essere inserite, senza problemi nel microonde. L'azienda ha l'obiettivo di rendere il 100% dei suoi imballaggi riciclabile, riutilizzabile o compostabile entro il 2025. Kraft Mac & Cheese, un marchio di proprietà di Kraft Heinz Co. con sede a Chicago, ha annunciato che sta sviluppando e testando la prima tazza per microonde riciclabile a base di fibre. Al termine dei test, il marchio lancerà una nuova varietà Kraft Mac & Cheese Shapes più avanti nel 2021 utilizzando la nuova tazza e il nuovo design. Secondo un comunicato stampa di Kraft Mac & Cheese, la tazza per microonde a base di fibre attualmente in prova è adatta al microonde ed ha le stesse dimensioni degli altri imballaggi attualmente offerti dal marchio. Il marchio segnala inoltre che sta eliminando l'etichetta di plastica su questa confezione attraverso la nuova tecnologia di stampa diretta. L'azienda afferma che l'intento del cambiamento di design dalla plastica alla fibra è ridurre l'uso di plastica e essere sia riciclabile che compostabile negli impianti di compostaggio industriale. Kraft afferma che sta lavorando con partner esterni per certificare e incorporare l'etichettatura di riciclaggio appropriata per aiutare i consumatori a sapere cosa fare con l'imballaggio. L'azienda aggiunge che questa innovazione supporta l'obiettivo di Kraft Heinz Co. di diventare un'azienda più sostenibile. L'azienda ha un impegno che mira a rendere il 100 percento dei suoi imballaggi riciclabile, riutilizzabile o compostabile entro il 2025.Categoria: notizie - plastica - economia circolare - rifiuti - packagingby Megan Smalley

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https://www.rmix.it/ - Erema tra Storia e Modernità nelle Materie Plastiche
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Erema tra Storia e Modernità nelle Materie Plastiche
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Qualità e tecnologia nelle materie plastiche al servizio dei clientiEREMA Engineering Recycling Maschinen und Anlagen Ges.m.b.H, comunemente nota come EREMA, è un'azienda leader a livello globale nello sviluppo e nella produzione di sistemi di riciclaggio della plastica. Fondata nel 1983 in Austria, EREMA ha iniziato la sua attività con l'obiettivo di progettare e costruire macchinari innovativi per il riciclaggio dei rifiuti di plastica, trasformandoli in risorse preziose. La società si è specializzata nella creazione di soluzioni tecnologiche avanzate per il trattamento di vari tipi di plastica, inclusi i rifiuti post-consumo e post-industriali, contribuendo significativamente all'economia circolare nel settore dei polimeri. Fondazione e Sviluppo Iniziale Nel corso degli anni '80, all'inizio della sua storia, EREMA si è concentrata sulla progettazione di impianti di riciclo in grado di processare plastiche miste e contaminati, un compito impegnativo data la varietà e la complessità dei materiali plastici. L'innovazione e l'efficienza hanno guidato lo sviluppo dei primi sistemi, che hanno rapidamente guadagnato attenzione e riconoscimento nel mercato del riciclaggio delle plastiche. Innovazione Tecnologica EREMA è diventata famosa per il suo approccio innovativo nella tecnologia di riciclaggio, sviluppando sistemi come il processo brevettato di Cutter-Compactor, che ha rivoluzionato il trattamento preliminare dei rifiuti di plastica, migliorando l'efficienza del processo di riciclaggio. Questa tecnologia permette di ridurre, compattare e pre-riscaldare i rifiuti plastici prima della fase di estrusione, ottimizzando il processo di riciclaggio. Espansione Globale Con l'aumentare della consapevolezza globale sull'importanza del riciclo della plastica, EREMA ha espanso la sua presenza a livello internazionale, stabilendo filiali e partner in diversi paesi. Questa espansione ha permesso all'azienda di servire un mercato globale, offrendo soluzioni su misura per le esigenze specifiche di ogni cliente e contribuendo alla diffusione delle pratiche di economia circolare nel mondo. Contributo all'Economia Circolare EREMA si è specializzata nella produzione di sistemi di riciclo che supportano il concetto di economia circolare, promuovendo l'uso efficiente delle risorse e minimizzando i rifiuti. La società offre una gamma completa di macchinari per il riciclo, inclusi sistemi per il lavaggio, la separazione, la decontaminazione e la rigenerazione dei materiali plastici. Queste tecnologie permettono ai clienti di EREMA di trasformare i rifiuti plastici in nuovi prodotti di qualità, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità. Ricerca e Sviluppo Il successo di EREMA è dovuto anche al suo forte impegno nella ricerca e sviluppo. L'azienda continua a investire significativamente in R&D per migliorare le sue tecnologie esistenti e per sviluppare nuove soluzioni in risposta alle sfide emergenti nel campo del riciclaggio della plastica. Ciò include la ricerca su nuovi metodi per trattare tipi di plastica difficili da riciclare e lo sviluppo di sistemi che possono produrre materiali riciclati di alta qualità, adatti anche per applicazioni sensibili. Visione Futura Guardando al futuro, EREMA rimane impegnata nella sua missione di promuovere il riciclo della plastica e l'economia circolare attraverso l'innovazione tecnologica. L'azienda continua a esplorare nuove possibilità per migliorare l'efficienza del processo di riciclaggio e per creare soluzioni sostenibili che possano affrontare le sfide ambientali del nostro tempo. In conclusione, EREMA Engineering Recycling Maschinen und Anlagen Ges.m.b.H è un esempio eccellente di come l'innovazione tecnologica possa contribuire significativamente alla sostenibilità ambientale e all'economia circolare. Con il suo impegno continuo nella ricerca, sviluppo e innovazione, EREMA si posiziona come leader nel campo del riciclaggio della plastica, offrendo soluzioni che non solo rispondono alle esigenze attuali ma anche future del settore. Perchè i clienti apprezzano Erema I clienti apprezzano EREMA per vari motivi che si riflettono nella qualità dei suoi prodotti, nell'innovazione tecnologica e nell'impegno verso la sostenibilità e l'economia circolare. Ecco alcuni dei motivi principali per cui EREMA si distingue e viene apprezzata dai suoi clienti: Innovazione e Tecnologia Leader nel Settore EREMA è riconosciuta per la sua continua innovazione e per lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia nel campo del riciclaggio della plastica. I suoi sistemi di riciclaggio, come il famoso processo Cutter-Compactor, offrono soluzioni efficienti per la trasformazione dei rifiuti plastici in risorse preziose, ottimizzando il processo di riciclaggio e garantendo prodotti finali di alta qualità. Alta Efficienza e Riduzione dei Costi I macchinari EREMA sono progettati per massimizzare l'efficienza del processo di riciclaggio, riducendo il consumo energetico e i costi operativi per i clienti. Questo aspetto è particolarmente apprezzato dalle aziende che cercano di migliorare la loro sostenibilità ambientale riducendo al contempo i costi. Versatilità e Flessibilità Le soluzioni di EREMA sono adatte a una vasta gamma di applicazioni e possono essere personalizzate per soddisfare le specifiche esigenze di riciclaggio dei suoi clienti. Questo include la capacità di trattare diversi tipi di materiali plastici, dai rifiuti post-consumo ai residui post-industriali, rendendo i sistemi EREMA estremamente versatili. Supporto e Servizio Clienti Eccezionale EREMA è nota per fornire un eccellente supporto e servizio clienti, dalla consulenza iniziale alla manutenzione post-vendita. L'azienda offre formazione approfondita, assistenza tecnica e accesso a pezzi di ricambio per garantire che i suoi sistemi operino con la massima efficienza. Impegno verso la Sostenibilità L'orientamento di EREMA verso la sostenibilità e l'economia circolare risuona profondamente con le aziende che cercano di ridurre il loro impatto ambientale. Collaborare con EREMA permette ai clienti di contribuire attivamente alla riduzione dei rifiuti plastici e alla promozione di un futuro più sostenibile. Riconoscimento Globale e Affidabilità La reputazione globale di EREMA come leader nel campo del riciclaggio della plastica offre ai suoi clienti la sicurezza di collaborare con un'azienda riconosciuta per la sua affidabilità, qualità e innovazione. In sintesi, i clienti apprezzano EREMA per la sua capacità di offrire soluzioni innovative e sostenibili che non solo rispondono alle loro esigenze specifiche di riciclaggio ma promuovono anche una maggiore efficienza operativa e un impatto ambientale positivo.

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https://www.rmix.it/ - ENEL: Produzione di Idrogeno da impianti Eolici in Cile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare ENEL: Produzione di Idrogeno da impianti Eolici in Cile
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Il Cile avrà il suo primo impianto per la produzione di Idrogeno attraverso un elettrolizzatore alimentato ad energia eolica.Sebbene oggi la produzione di idrogeno, attraverso le energie rinnovabili non sia ancora competitiva in termini di costo Kw, rispetto alla produzione con gas naturale o con il carbone, non c'è dubbio che la progressiva diminuzione dei costi della produzione di elettricità da fonti rinnovabili, nei prossimi anni, permetterà l'apertura di un mercato molto interessante in termini di dislocazione della produzione energetica totalmente verde.Come si può leggere dal rapporto di Enel sull'impianto di produzione di Idrogeno in Cile, attraverso l'uso di energia eolica, la decarbonizzazione dei sistemi industriali e civili passa anche per questa strada.Enel Green Power Chile (EGP Chile), controllata di Enel Chile, prevede di partecipare con la società elettrica cilena AME e i futuri partner ENAP, Siemens Energy e Porsche, all’installazione di un impianto pilota per la produzione di idrogeno verde attraverso un elettrolizzatore alimentato da energia eolica a Cabo Negro, a nord di Punta Arenas, nella regione di Magallanes, soggetto all’approvazione da parte delle autorità locali e alla finalizzazione della struttura di finanziamento. L’entrata in esercizio dell’impianto è prevista per il 2022, rendendolo così il primo progetto di questo tipo che produrrà idrogeno in Cile, oltre ad uno dei più grandi in America Latina. L’annuncio è avvenuto durante un evento a cui ha partecipato il ministro cileno dell'Energia Juan Carlos Jobet. Salvatore Bernabei, recentemente nominato CEO globale di Enel Green Power nonché responsabile della linea di business Global Power Generation di Enel ha dichiarato: “L'idrogeno verde può davvero svolgere un ruolo importante nella transizione energetica supportando la decarbonizzazione di settori le cui emissioni sono più difficili da abbattere, e nei quali l'elettrificazione degli usi finali non è una soluzione semplice. Enel punta su questo tipo di idrogeno, che viene prodotto tramite elettrolizzatori, alimentati al 100% da elettricità rinnovabile. Questo progetto, che è una pietra miliare per il Gruppo a livello globale, può mettere in pratica la nostra visione; nello specifico, un impianto come questo può consentirci di analizzare le migliori soluzioni tecnologiche per produrre in modo efficiente idrogeno sfruttando la ricchezza di risorse e le solide infrastrutture della regione di Magallanes. Come stiamo facendo in Cile, continueremo a cercare altri Paesi in tutto il mondo nei quali è possibile lanciare iniziative simili ".  Un progetto in Patagonia In un Paese con risorse naturali straordinarie, la Patagonia si distingue per avere alcune delle migliori condizioni del vento sulla terraferma al mondo grazie alla sua vicinanza all’Antartide, come dimostra uno studio sulle risorse eoliche condotto da EGP Chile negli ultimi due anni. Queste caratteristiche uniche permettono alla Patagonia di avere una produzione costante di energia eolica, che rappresenta un elemento chiave per consentire alla regione di posizionarsi come polo di sviluppo dell’idrogeno verde. In particolare, la regione di Magallanes ha la necessità di diversificare il suo mix energetico che era storicamente improntato su petrolio e gas, facendo leva sulle infrastrutture esistenti per accelerare la decarbonizzazione attraverso l’idrogeno verde generato dall’energia eolica.  Idrogeno verde in Cile Il Cile si sta affermando come uno dei Paesi con il maggior potenziale per la produzione e l’esportazione di idrogeno verde al mondo. Stando al Ministero dell’Energia cileno, grazie all’idrogeno verde a basso costo, entro il 2050, sarà resa possibile una riduzione del livello di CO2 accumulato del Paese fino al 20%. L’Agenzia Internazionale dell’Energia stima che il Cile sia in grado di produrre 160 milioni di tonnellate di idrogeno verde all’anno, raddoppiando l’attuale domanda di idrogeno e, secondo le proiezioni di Bloomberg, il prezzo dell’idrogeno verde sarà competitivo con il diesel in meno di 10 anni circa. Enel in Cile è la più grande azienda elettrica per capacità installata con oltre 7.200 MW di cui oltre 4.700 MW di energia rinnovabile, nello specifico: oltre 3.500 MW di energia idroelettrica, oltre 600 MW di energia eolica, circa 500 MW di energia solare e circa 40 MW di energia geotermica. Il Gruppo opera anche nel settore della distribuzione attraverso Enel Distribución Chile, che serve circa 2 milioni di clienti, e nel business delle soluzioni energetiche avanzate attraverso Enel X Chile. Enel Green Power, all’interno del Gruppo Enel, è dedicata allo sviluppo e alla gestione di rinnovabili in tutto il mondo, con una presenza in Europa, Americhe, Asia, Africa e Oceania. Leader mondiale nel settore dell’energia rinnovabile, con una capacità gestita di oltre 46,4 GW e un mix di generazione che include l’energia eolica, l’energia solare, l’energia geotermica e l’energia idroelettrica, Enel Green Power è all’avanguardia nell’integrazione di tecnologie innovative in impianti rinnovabili. 

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https://www.rmix.it/ - Cosa Succederà al Mercato del PVC in India dopo la Caduta dei Prezzi di Luglio?
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Cosa Succederà al Mercato del PVC in India dopo la Caduta dei Prezzi di Luglio?
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Cosa succederà al mercato del PVC in India dopo la caduta dei prezzi di Luglio?Secondo gli esperti del settore, dopo una caduta di circa il 16 % sul prezzo del PVC in India, pari a circa 130 $/tonnellata all’inizio del mese di luglio, sembra che un rimbalzo sia possibile. Infatti il prezzo medio del PVC si è attestato intorno a 1400 $/Ton CIF India per la prima volta dall’inizio di Febbraio, con dei distinguo sulle tipologie di PVC che compongono il paniere di riferimento. Secondo i dati del Price Index di ChemOrbis, la media settimanale dei prezzi del PVC K67, su base CIF India, ha registrato un calo totale di $/Ton 280/ dall'inizio del trend ribassista a fine aprile. Tuttavia i prezzi medi rimangono a circa 780 $/Ton superiori ai livelli visti nel maggio 2020, data in cui iniziò il più lungo rally rialzistico della storia delle materie plastiche. La spiegazione di questa discesa dei prezzi potrebbe essere individuata nella seconda ondata di COVID 19 che ha investito il paese, con la conseguente riduzione della produzione a causa della scarsa richiesta di prodotti finiti. Questo fenomeno ha calmierato i prezzi facendo scendere le quotazioni del PVC, in relazione anche al fatto che una minore produzione significa un numero minore di salariati al lavoro e, di conseguenza, una minore capacità di spesa delle famiglie. Ma nel breve periodo si ipotizza un rimbalzo dei prezzi del PVC a causa della probabile domanda post-monsone. I mesi piovosi monsonici da giugno a settembre sono in genere una stagione a bassa domanda per il mercato degli utenti finali del PVC in India. Gli acquirenti tendono ad iniziare a fare scorta per la stagione post-monsonica ad agosto, quando la domanda inizia a salire. "Gli acquisti per la stagione post-monsonica iniziano ad agosto e questo è un altro motivo per cui i prezzi dovrebbero aumentare", ha affermato il commerciante con sede a Mumbai.

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https://www.rmix.it/ - Accordo negli USA tra TotalEnergies e Clearway sull’Energia Rinnovabile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Accordo negli USA tra TotalEnergies e Clearway sull’Energia Rinnovabile
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Accordo negli USA tra TotalEnergies e Clearway sull’Energia RinnovabileIl mercato dell’energia rinnovabile negli Stati Uniti sta vivendo un momento di intensa produttività, non solo a livello di produzione di energia, ma anche di accordi tra società attive nel campo delle energie rinnovabili, come l’eolico e il solare, per migliorare i propri assets e condividere i finanziamenti per nuove strutture e una migliore logistica. E’ il caso di TotalEnergies che annuncia la firma di accordi con Global Infrastructure Partners (GIP) per acquisire il 50% di Clearway Energy Group (CEG), il 5 ° player statunitense nel settore delle energie rinnovabili. Ciò costituisce la sua più grande acquisizione nel settore delle energie rinnovabili negli Stati Uniti, uno dei primi 3 mercati rinnovabili al mondo. Con tale transazione, TotalEnergies sta accelerando ulteriormente la sua crescita nel settore delle energie rinnovabili collaborando con GIP, uno dei principali fondi infrastrutturali globali. CEG è uno sviluppatore di progetti e controlli sulle energie rinnovabili e possiede il 42% degli interessi economici della sua controllata quotata, Clearway Energy Inc. (CWEN), in cui i progetti vengono abbandonati quando raggiungono l'operatività commerciale. Con questa acquisizione, TotalEnergies sta stabilendo una posizione di primo piano nel mercato delle energie rinnovabili e dello storage negli Stati Uniti. Clearway ha 7,7 GW 1 di attività eoliche e solari in funzione attraverso la sua controllata quotata CWEN e ha una pipeline di 25 GW di progetti rinnovabili e di stoccaggio, di cui 15 GW sono in una fase avanzata di sviluppo. Con sede a San Francisco, Clearway ha circa 760 dipendenti. Nell'ambito di questa transazione, GIP riceverà 1,6 miliardi di dollari in contanti e una quota del 50% meno un'azione nella controllata TotalEnergies che detiene il 50,6% di SunPower Corporation (NASDAQ:SPWR), leader nel solare residenziale negli Stati Uniti. La transazione tiene conto delle valutazioni di $ 35,1 per azione per CWEN e $ 18 per azione per SunPower. Nell'ambito di questa partnership, TotalEnergies contribuirà a migliorare le prospettive di crescita di Clearway fornendo a CWEN negli Stati Uniti l'accesso alle sue capacità di scambio di energia e le darà la priorità nella riduzione dei propri progetti sviluppati. L'acquisizione porta il portafoglio rinnovabile di TotalEnergies negli Stati Uniti a oltre 25 GW e contribuisce all'obiettivo che gli Stati Uniti rappresentino almeno il 25% dell'obiettivo globale della Società di 100 GW entro quel momento. Questa transazione integra il portafoglio che TotalEnergies ha costruito negli Stati Uniti dall'inizio del 2021. Nel solare su larga scala, TotalEnergies sta già sviluppando 8 GW di progetti in seguito all'acquisizione di un portafoglio di progetti da SunChase, alla sua partnership con Hanwha Energy e alla recente acquisizione di Core Solar. Nell'eolico offshore, TotalEnergies svilupperà 4 GW di progetti al largo delle coste di New York e della Carolina del Nord, dopo aver vinto le gare d'appalto. Infine, TotalEnergies dà il benvenuto a GIP come partner azionario in SunPower. SunPower è la seconda più grande azienda solare residenziale negli Stati Uniti, fornendo ai clienti soluzioni completamente integrate di energia solare, storage, energia domestica e finanziamento. TotalEnergies e GIP sono ben posizionati per supportare insieme la strategia di crescita del management di SunPower. “Siamo lieti di questa partnership con Global Infrastructure Partners, che è uno dei principali attori nelle energie rinnovabili, in particolare negli Stati Uniti. Consente a TotalEnergies di espandersi nel mercato statunitense, uno dei più dinamici al mondo, beneficiando di asset operativi e di una pipeline di alta qualità da 25 GW, nel settore eolico, solare e storage, con un'ampia copertura geografica con una presenza in 34 stati. Questa transazione si adatta perfettamente alla nostra strategia di fare dell'elettricità rinnovabile uno dei nostri principali motori di crescita insieme al gas naturale liquefatto che abbiamo recentemente rafforzato con il lancio dell'estensione Cameron. Tutto questo dimostra la nostra priorità nell'accelerare la trasformazione dell'azienda per diventare un'azienda multi-energia sostenibile e redditizia", ha affermato Patrick Pouyanné, Presidente e CEO di TotalEnergies. “Siamo estremamente lieti di collaborare con TotalEnergies per continuare a guidare la transizione energetica negli Stati Uniti. Siamo orgogliosi della crescita e dei risultati raggiunti dal team di Clearway dal nostro investimento iniziale nel 2018 e siamo fiduciosi che con TotalEnergies come partner, Clearway lo farà essere in grado di La crescita, le capacità e l'ambizione che GIP e TotalEnergies apportano a questa partnership sosterranno la nostra visione condivisa di costruire piattaforme di energia rinnovabile negli Stati Uniti", ha affermato Adebayo Ogunlesi, Presidente e CEO di Global Infrastructure Partners. Fonte: Total

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https://www.rmix.it/ - Il Record dei Prezzi delle Materie Prime Minaccia le Linee di Credito e le Aziende
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Il Record dei Prezzi delle Materie Prime Minaccia le Linee di Credito e le Aziende
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Il Record dei Prezzi delle Materie Prime Minaccia le Linee di Credito e le AziendeLa situazione internazionale delle materie prime plastiche che sta portando ad aumenti incredibili dei prezzi, in una continua rincorsa di record a causa di una enorme scarsità di offerta, sta mettendo a dura prova la capacità di approvvigionamento delle imprese.Uno dei motivi determinanti riguardano le linee di credito aziendali, che erano calibrate su un trend finanziario dove le materie prime avevano dei prezzi più contenuti e, che ora, non danno la disponibilità alle aziende di finanziare i propri acquisti di materie prime secondo i nuovi prezzi di mercato. Inoltre, alcuni istituti finanziari stanno lavorando in controtendenza, con l’obbiettivo di ridurre le disponibilità liquide per le aziende nel breve termine per la paura delle conseguenze sulle oscillazioni così violente dei prezzi delle materie prime. Questa tesi è supportata dall’idea che il livello così alto dei prezzi possa deprimere la redditività aziendale e incidere negativamente sui bilanci, considerando che in questo momento i clienti hanno due alternative: fermare la produzione per mancanza di materia prima o produrre realizzando una perdita sui contratti già acquisiti. Ma la domanda che circola insistentemente tra gli operatori del settore è quando si tornerà ad una situazione normale. Una risposta abbastanza condivisa vede il ritorno ad una situazione più tranquilla sui mercati nel momento in cui gli Stati Uniti dovessero riprendere la produzione di materia prima in modo regolare. Una regolarità che è mancata a causa della pandemia, delle tempeste invernali che hanno paralizzato una parte del paese e a causa della crisi della logistica via mare. La tempistica per il ritorno alla normalità rimane tuttavia incerta in attesa che si verifichino alcuni elementi essenziali: • Il miglioramento della situazione Covid negli Stati Uniti che, a seguito della campagna vaccinale massiccia, permetterà un ritorno al lavoro in modo completo. • La stagione delle tempeste dovrà definitivamente passare • Il ritorno di un’equa distribuzione dei containers vuoti in tutto il mondo così da permettere nuovamente la ripresa delle rotte commerciali. Vedi maggiori informazioni sulla finanza e la sostenibilità del business

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https://www.rmix.it/ - rNEWS: Nuovi Elastomeri Versalis per Bridgestone: alla Ricerca di una Mobilità più Sostenibile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rNEWS: Nuovi Elastomeri Versalis per Bridgestone: alla Ricerca di una Mobilità più Sostenibile
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Nuovi Elastomeri Versalis per Bridgestone: alla Ricerca di una Mobilità più SostenibileLa necessità della Bridgestone di produrre pneumatici che abbiano un connotato di sostenibilità sempre maggiore l’hanno spinta a creare un accordo con Versalis che è leader mondiale della chimica, con piattaforme operative d’avanguardia anche nel settore del riciclo chimico.Versalis, infatti, società chimica di Eni, leader nella produzione e commercializzazione di elastomeri, e Bridgestone EMIA, leader nel campo delle soluzioni avanzate per la mobilità, hanno siglato un accordo di sviluppo congiunto per attività di ricerca, produzione e fornitura di gomma sintetica con proprietà avanzate. L’accordo si basa su un modello di Open Innovation, ovvero di attività complementare fra le divisioni di Ricerca e Sviluppo delle due aziende che si concentrerà sullo sviluppo di tecnologie e nuovi gradi di elastomeri, tra cui gomma SBR - Styrene Butadiene Rubber, per la produzione di pneumatici ad alte prestazioni. Versalis farà leva sulle competenze dei centri di ricerca di Ravenna e Ferrara, mentre Bridgestone coinvolgerà il proprio Centro Tecnico Europeo vicino Roma. Gli elastomeri prodotti da Versalis trovano applicazione nel segmento di mercato premium, distinguendosi per proprietà che garantiscono alte prestazioni degli pneumatici in termini di maneggevolezza di guida sul fondo asciutto e di aderenza sul bagnato. Si distinguono, inoltre, per essere meno soggetti all’abrasione, il che ne garantisce una maggiore durabilità, con il risultato di un prodotto più sostenibile in grado di ridurre il consumo di materie prime nel lungo termine. «Con questo accordo uniamo le nostre conoscenze tecnologiche a quelle di Bridgestone, leader mondiale del settore, per accelerare lo sviluppo di gradi e applicazioni negli pneumatici al fine di migliorarne le prestazioni, a partire dalla materia prima - ha commentato Adriano Alfani, Amministratore Delegato di Versalis (Eni) - Aver avviato un percorso sinergico con un partner di eccellenza della filiera porterà a una nuova spinta innovativa nel settore e al consolidamento di una collaborazione tecnica e commerciale di alto valore». «In Bridgestone sappiamo bene che le rivoluzioni innovative e la mobilità sostenibile non sono realizzabili senza un processo di collaborazione - ha dichiarato Emilio Tiberio, Direttore Tecnico e Operativo di Bridgestone EMIA - Siamo felici di consolidare la nostra partnership con Versalis e abbiamo la certezza che la tecnologia che sapremo creare insieme farà la differenza per le nostre produzioni future». Info: ENI

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https://www.rmix.it/ - Legno Rinforzato: Una Rivoluzione Sostenibile nel Campo dei Materiali
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Legno Rinforzato: Una Rivoluzione Sostenibile nel Campo dei Materiali
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Un nuovo processo aumenta la durezza del legno di 23 volte, rendendolo un'alternativa ecologica e duratura ai metalli per utensili, chiodi e mobili di Marco ArezioNel campo dei materiali innovativi, i recenti sviluppi della ricerca scientifica stanno aprendo nuove possibilità per l'uso del legno, un materiale naturale tradizionalmente utilizzato per costruzioni e arredi. I ricercatori dell'Università del Maryland, negli Stati Uniti, hanno recentemente messo a punto un processo che aumenta notevolmente la durezza del legno, rendendolo un valido sostituto dei metalli per la produzione di vari oggetti, inclusi utensili da cucina e chiodi. La Tecnologia Dietro il Legno Superduro Il metodo sviluppato dai ricercatori consiste in un trattamento chimico e fisico del legno. Il primo passo del processo prevede un bagno a 100 °C con specifiche sostanze chimiche che rimuovono la maggior parte dei componenti non cellulosici del legno, mantenendo intatta la struttura di cellulosa. Successivamente, il legno viene sottoposto ad alte pressioni, che lo compattano e ne aumentano la densità e la resistenza. Questo trattamento trasforma il legno in un materiale quasi esclusivamente a base di cellulosa, estremamente denso e resistente. Proprietà del Legno Rinforzato Il risultato di questo processo è un legno con una durezza aumentata di 23 volte rispetto al legno naturale. Gli oggetti realizzati con questo materiale mostrano proprietà sorprendenti: i coltelli, per esempio, sono tre volte più affilati rispetto ai coltelli di acciaio tradizionali, e i chiodi si dimostrano estremamente resistenti agli urti e alla ruggine. Queste caratteristiche rendono il legno rinforzato non solo un sostituto dei metalli, ma in alcuni casi anche una scelta superiore. Implicazioni per il Settore dei Mobili e delle Costruzioni Oltre agli utensili e ai chiodi, le applicazioni del legno superduro si estendono anche al settore dei mobili e delle costruzioni. La produzione di questo materiale richiede molta meno energia rispetto alla produzione di acciaio o ceramica, rendendolo una scelta ecologicamente sostenibile. I mobili e i pavimenti realizzati con legno rinforzato promettono una durata pressoché eterna, con una resistenza e una robustezza che non hanno precedenti nel settore. Conclusione L'innovazione nel campo dei materiali sta trasformando il modo in cui percepiamo e utilizziamo il legno. Grazie alle scoperte dei ricercatori dell'Università del Maryland, il legno potrebbe presto diventare un'alternativa valida e sostenibile ai metalli e ad altri materiali tradizionali. Questo sviluppo non solo apre nuove opportunità per l'industria del mobile e delle costruzioni, ma contribuisce anche alla creazione di soluzioni più ecologiche e durevoli.© Riproduzione Vietata

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https://www.rmix.it/ - Le tre startup italiane che stanno cambiando il destino del cibo (e della plastica)
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Le tre startup italiane che stanno cambiando il destino del cibo (e della plastica)
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Mama Science, Alkelux e AgreeNET rivoluzionano il packaging con soluzioni naturali: più freschezza, meno sprechi e addio alla plastica usa-e-gettaImmagina di aprire il frigorifero e trovare le fragole ancora perfette dopo una settimana. Nessuna muffa, nessun odore strano, nessuna delusione. È una scena che potrebbe diventare la norma grazie all’ingegno di tre giovani startup italiane che hanno deciso di combattere lo spreco alimentare e la dipendenza dalla plastica con strumenti nuovi, concreti e sorprendenti. Ogni giorno, tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura solo perché non si conservano abbastanza a lungo. E mentre supermercati e consumatori cercano di correre ai ripari, la plastica continua a dominare gli scaffali: onnipresente, ma poco efficace contro il tempo. A ribaltare questa narrazione arrivano Mama Science, Alkelux e AgreeNET. Tre startup, tre approcci diversi, un obiettivo comune: rendere il packaging alimentare alleato del pianeta, della filiera e delle nostre abitudini quotidiane. Mama Science: la pellicola vegetale che respira e protegge A Bologna, Mama Science ha creato qualcosa che sembra uscito da un laboratorio di bio-design: una pellicola completamente vegetale, sottile e trasparente, che avvolge frutta, verdura, formaggi o carne come una seconda pelle. Ma a differenza della plastica tradizionale, non lascia residui, si biodegrada e – cosa forse più importante – permette al cibo di respirare. Questo “film intelligente” agisce rallentando il deterioramento naturale degli alimenti. Rende la frutta più resistente alla disidratazione, conserva la croccantezza della verdura, mantiene il profumo e la consistenza del fresco. In pratica, guadagna giorni preziosi di vita, riducendo drasticamente lo spreco. E una volta esaurito il suo compito? La pellicola non diventa rifiuto: torna alla terra, compostandosi naturalmente. Una soluzione semplice, scalabile, e profondamente coerente con l’idea di un’economia circolare. Alkelux: la polvere che trasforma il packaging tradizionale In Sardegna, un altro gruppo di innovatori sta lavorando a una rivoluzione più invisibile ma altrettanto potente. La startup Alkelux ha messo a punto una polvere naturale da integrare direttamente nei materiali d’imballaggio già in uso, senza doverli sostituire. È un additivo biodegradabile, idrosolubile, che si miscela ai polimeri convenzionali rendendoli attivi contro i principali nemici del cibo fresco: umidità, ossidazione, proliferazione batterica. Ciò che rende unica questa soluzione è la sua modularità. I produttori non devono cambiare le linee, non devono convertire gli impianti. Basta un piccolo innesto nella composizione dei materiali per ottenere confezioni intelligenti, che “collaborano” con l’alimento contenuto. L’impatto è duplice: da un lato, si allunga la vita del prodotto sugli scaffali, evitando perdite economiche e logistiche; dall’altro, si riduce la dipendenza da confezioni multiple o eccessive, in favore di un solo imballo più efficiente e più rispettoso dell’ambiente. AgreeNET: il pod vegetale che combatte i microbi Il viaggio nell’innovazione ci porta infine a scoprire la sofisticata tecnologia di AgreeNET, una startup specializzata in soluzioni bioattive per la conservazione degli alimenti freschi. La loro invenzione ha la forma di un piccolo “pod”, simile a un filtro per il tè, realizzato con materiali vegetali e biodegradabili. All’interno, un mix di sostanze naturali selezionate rilascia gradualmente composti che rallentano lo sviluppo di muffe e batteri. Il pod viene inserito direttamente nelle confezioni di frutta e verdura e agisce come una barriera invisibile contro i patogeni. Il risultato? La shelf-life può estendersi anche di 20 giorni, mantenendo intatti gusto, profumo e consistenza. Questa tecnologia è particolarmente utile per i distributori, gli esportatori e i punti vendita con tempi lunghi di stoccaggio. È un’arma potente contro gli scarti invisibili che ogni giorno si accumulano lungo la filiera. Packaging intelligente: la rivoluzione silenziosa Quello che unisce queste tre startup non è solo l’ingegno tecnico. È una nuova visione del packaging. Una visione che lo trasforma da semplice contenitore a protagonista attivo nella conservazione degli alimenti. Che lo vuole parte della soluzione, non più del problema. Le innovazioni di Mama Science, Alkelux e AgreeNET non sono solo alternative ecologiche: sono strumenti reali per cambiare il sistema. Consentono di ridurre lo spreco, migliorare la logistica, rispettare l’ambiente e offrire un vantaggio competitivo alle imprese. E lo fanno con soluzioni già pronte per essere adottate su larga scala. Dietro l’innovazione, una nuova economia Queste realtà non sono nate per caso. Sono frutto di un ecosistema italiano che, pur tra mille difficoltà, continua a generare innovazione. Programmi di accelerazione dedicati al settore agroalimentare, fondi d’investimento sensibili alla transizione green, ricercatori e ingegneri capaci di unire scienza e sostenibilità. Il packaging sostenibile non è più un’opzione: è una necessità economica, sociale e ambientale. In un mondo in cui il cambiamento climatico impone limiti sempre più stringenti, ogni giorno di freschezza in più è un giorno di rifiuti in meno. Una nuova abitudine possibile La rivoluzione comincia in modo silenzioso. Con una pellicola trasparente che sembra plastica ma non lo è. Con una polvere che non si vede ma protegge. Con un piccolo pod che lavora nell’ombra per salvare ciò che mangiamo. Ecco la bellezza delle soluzioni intelligenti: agiscono senza clamore, ma cambiano tutto. Rendono più semplice fare la cosa giusta. E, soprattutto, ci ricordano che ogni gesto quotidiano può essere parte di un cambiamento più grande. Perché non è solo il cibo che salviamo. È il futuro. E stavolta lo stiamo facendo un imballaggio alla volta.© Riproduzione Vietata

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https://www.rmix.it/ - Aumento dell'Esportazione di Materiali Riciclabili dall'UE nel 2023
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Aumento dell'Esportazione di Materiali Riciclabili dall'UE nel 2023
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Eurostat Rivela i Dati 2023 sull'Import-Export di Rifiuti e Sottoprodotti: La Germania Leader nell'Export di Plastiche Riciclabili di Marco ArezioEurostat ha recentemente pubblicato i dati del 2023 riguardanti l'import-export di rifiuti, scarti e sottoprodotti tra l'Unione Europea e i paesi extraeuropei, evidenziando un significativo aumento delle esportazioni di materiali potenzialmente riciclabili.Un Decennio di Crescita dell'Export Secondo il rapporto di Eurostat, le esportazioni di materiali riciclabili dall'UE hanno continuato a crescere nel 2023, raggiungendo quasi le stesse quantità delle importazioni. L'anno scorso, l'export ha toccato quota 39,3 milioni di tonnellate, segnando un incremento del 74% rispetto a dieci anni fa. Contrariamente, le importazioni di questi materiali nell'UE sono rimaste sostanzialmente stabili, attestandosi a 39,8 milioni di tonnellate, con un leggero calo dell'8,6% rispetto al 2004.Composizione delle Esportazioni I metalli rappresentano la maggior parte dei materiali esportati, con 21 milioni di tonnellate (pari al 54% del totale). Seguono carta e cartone con 7 milioni di tonnellate (18%), materiali organici di origine animale o vegetale con 4,5 milioni di tonnellate (11%). Al quinto posto si trovano i materiali plastici, con circa 1,3 milioni di tonnellate, preceduti dai tessili.Esportazione di Plastiche Riciclabili: I Paesi Leader Analizzando l'export di plastiche riciclabili, la Germania si posiziona al primo posto con 312.000 tonnellate. Seguono i Paesi Bassi con 282.000 tonnellate, il Belgio con 227.000 tonnellate e la Spagna con 181.500 tonnellate. L'Italia è al quinto posto con 83.000 tonnellate esportate.Importazioni di Plastiche Riciclabili: Le Nazioni Principali Per quanto riguarda le importazioni di materie plastiche riciclabili, la Svezia è in testa con 158.000 tonnellate, seguita dai Paesi Bassi con 147.000 tonnellate e dalla Germania con 116.000 tonnellate. Anche in questo caso, l'Italia si colloca al quinto posto con 50.500 tonnellate importate.Considerazioni Finali Il rapporto di Eurostat evidenzia una tendenza crescente nell'export di materiali riciclabili dall'UE verso paesi extraeuropei, suggerendo una forte domanda globale di questi materiali. Tuttavia, la stabilità delle importazioni nell'UE potrebbe indicare una sufficiente capacità interna di gestione e utilizzo dei materiali riciclabili. Questi dati mettono in luce l'importanza di sviluppare ulteriormente infrastrutture e politiche per il riciclo, sia all'interno che all'esterno dell'UE, al fine di supportare una gestione sostenibile e circolare delle risorse.

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https://www.rmix.it/ - Una Nuova Società ENI per la Mobilità Sostenibile
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Una Nuova Società ENI per la Mobilità Sostenibile
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Bioraffinazione e biometano saranno gli archi portanti dell'attività rivolta ad un nuovo modo di muoversi.Eni annuncia la nascita di Eni Sustainable Mobility, la nuova società dedicata alla mobilità sostenibile. È un'azienda integrata verticalmente lungo tutta la catena del valore, che ha l’obiettivo di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, accelerando il percorso verso l’azzeramento delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita.Eni Sustainable Mobility svilupperà la bioraffinazione, il biometano e la vendita di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità, in Italia e all'estero, in un percorso che la vedrà evolvere verso una società multi-service e multi-energy. Nella società sono confluiti gli asset della bioraffinazione e del biometano, che includono le bioraffinerie di Venezia e di Gela e lo sviluppo di nuovi progetti quali Livorno e Pengerang, in Malesia, oggi in corso di valutazione.Sono anche confluiti il marketing e la commercializzazione, attraverso una rete di oltre 5.000 punti vendita in Europa, di tutti i vettori energetici tra cui l’idrogeno e l’elettrico, i carburanti anche di natura biologica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) e il biometano, nonché gli altri prodotti per la mobilità come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili e tutti i servizi connessi alla mobilità, come il car sharing Enjoy, la ristorazione e i negozi di prossimità nei punti vendita sul territorio. Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: “Questa nuova società rappresenta la seconda leva strategica, da affiancare a Plenitude, nell’ambito del nostro percorso di transizione energetica per l’abbattimento delle emissioni Scope 3, le più significative e difficili da eliminare poiché generate dai clienti attraverso l’utilizzo dei prodotti. Attraverso questa operazione integriamo e liberiamo nuovo valore dalle nostre iniziative industriali, prodotti e servizi basati su tecnologie innovative e che andranno a costituire un’offerta unica e decarbonizzata per la mobilità”. Amministratore Delegato di Eni Sustainable Mobility è Stefano Ballista, già Direttore Sustainable Mobility di Energy Evolution di Eni. Eni Sustainable Mobility è direttamente controllata da Eni, che ne detiene il 100% del capitale sociale.Categoria: notizie - ambiente - energie rinnovabili - bio metanoFonte ENI

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https://www.rmix.it/ - Snetor e MEG Polymers Fondano MEG Snetor: Nuovo Leader nel Mercato Turco dei Polimeri
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Snetor e MEG Polymers Fondano MEG Snetor: Nuovo Leader nel Mercato Turco dei Polimeri
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Una joint venture strategica che punta a rivoluzionare la distribuzione di plastiche e prodotti chimici in Turchiadi Marco ArezioMEG Polymers (MEG POLYMER KİMYA SAN. VE TİC. A.Ş.), una società in rapida crescita nella distribuzione di plastica sul mercato turco, e Snetor, distributore globale francese di plastiche e prodotti chimici, sono orgogliosi di annunciare la loro joint venture. Questo accordo porta alla nascita di MEG Snetor, permettendo alle due società di sviluppare significative sinergie di gruppo, combinare competenze e crescere insieme nel mercato della distribuzione di plastica in Turchia. Una Nuova Era nella Distribuzione dei Polimeri L'annuncio di questa joint venture rappresenta un importante passo avanti per entrambe le aziende. MEG Polymers, con una solida presenza nel mercato turco, porta in dote una conoscenza approfondita delle dinamiche locali e una rete consolidata di clienti e fornitori. D'altro canto, Snetor offre la sua vasta esperienza internazionale e una gamma diversificata di prodotti chimici e polimerici. Insieme, MEG Snetor punta a diventare un leader indiscusso nel settore. Sinergie e Obiettivi Comuni La creazione di MEG Snetor non è solo un'operazione di mercato, ma un'alleanza strategica volta a sfruttare le rispettive forze delle due società. Le sinergie attese comprendono l'ottimizzazione della catena di fornitura, l'espansione del portafoglio prodotti e un miglioramento dei servizi offerti ai clienti. Inoltre, questa collaborazione permetterà di combinare le competenze tecniche e commerciali dei team di entrambe le aziende, creando una piattaforma più robusta e competitiva. Impatti sul Mercato Turco Il mercato turco dei polimeri e dei prodotti chimici è in continua espansione, con una domanda crescente alimentata dai settori dell'edilizia, dell'automotive, del packaging e dell'elettronica. MEG Snetor intende capitalizzare su questa crescita, offrendo soluzioni innovative e sostenibili che rispondano alle esigenze sempre più sofisticate dei clienti turchi. La joint venture prevede di introdurre nuovi prodotti e tecnologie avanzate, migliorando così la qualità e l'efficienza delle operazioni dei propri clienti. Un Impegno per la Sostenibilità Oltre agli obiettivi di crescita economica, MEG Snetor si impegna a promuovere pratiche sostenibili nel settore della plastica e dei prodotti chimici. Questo include l'adozione di materiali riciclati, lo sviluppo di soluzioni a basso impatto ambientale e la riduzione delle emissioni di carbonio. La sostenibilità non è solo una componente del loro modello di business, ma un valore fondamentale che guiderà tutte le loro operazioni future. Conclusione La nascita di MEG Snetor rappresenta un'evoluzione significativa nel mercato turco dei polimeri e dei prodotti chimici. Questa joint venture non solo rafforza la presenza di MEG Polymers e Snetor nel settore, ma apre anche nuove opportunità per innovazione, crescita sostenibile e miglioramento del servizio ai clienti. Con un focus chiaro su qualità, sostenibilità e collaborazione, MEG Snetor è destinata a diventare un attore chiave nel panorama industriale turco.

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https://www.rmix.it/ - rPET in Granulo per Contatto Alimentare: la Società Arezio Marco in Sud America
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rPET in Granulo per Contatto Alimentare: la Società Arezio Marco in Sud America
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Il mondo del packaging ha avuto un enorme cambiamento negli ultimi anni e, specialmente, quello del beverage sembrava essere il meno disposto ad assecondare le logiche dell’uso delle materie prime riciclateSicuramente trattandosi di materiale per il food i passi sono stati volutamente lenti e ponderati, seguendo, da una parte le spinte dei consumatori che chiedevano più sostenibilità nelle bottiglie dell’acqua e delle bibite, ma, dall’altro, la necessità assicurarsi che il materiale di PET riciclato avesse le caratteristiche certificate per il contatto alimentare. Possiamo dire che è stato fatto un lavoro di squadra tra i riciclatori di bottiglie di PET che hanno, di fatto, affinato la raccolta introducendo il canale della mono plastica in PET, i produttori di macchine che hanno messo a punto impianti di trattamento che permettessero una “sterilizzazione” del granulo prodotto e gli enti certificatori che hanno elaborato sistemi di controllo per creare linee guida, attraverso la quali il rifiuto potesse diventare nuova materia prima certificata per gli alimenti. La società di consulenza Italiana, Arezio Marco, è stata coinvolta in un progetto di valutazione fornitori e di distribuzione dell’rPET in granulo certificato per gli alimenti in Sud America, fornendo al cliente il supporto per la corretta selezione dei fornitori mondiali e nella gestione delle specifiche tecniche funzionali ai clienti finali. Il materiale veicolato è di colore neutro, in granuli, ed è adatto alla produzione di imballi alimentari in cui sia necessario stoccare cibi e liquidi per il consumo della popolazione. I paesi inizialmente interessati sono stati il Cile e il Salvador che saranno una sorta di “testa di ponte” per la futura espansione nei paesi latinoamericani. I fornitori accreditati hanno una disponibilità di rPET di qualità costante, sia nelle caratteristiche meccaniche, che di purezza che di colore.Categoria: notizie - plastica - economia circolare

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https://www.rmix.it/ - BlackRock: Fondo da 900 Milioni di Dollari Dedicato all'Economia Circolare
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare BlackRock: Fondo da 900 Milioni di Dollari Dedicato all'Economia Circolare
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Il colosso finanziario BlackRock, sempre più attivo nel sostenere l'imprenditoria green, ha varato un fondo per l'economia circolareAbbiamo affrontato in passato, in un articolo,  il lento ma progressivo interessamento della finanza alle attività imprenditoriali che tengano conto del loro impatto ambientale e di come alcune società finanziarie, banche comprese, si stiano muovendo a concedere o revocare finanziamenti in base proprio alla sostenibilità dell'attività. Il fondo BalckRock, che siede in vari consigli di amministrazione societari, non è nuovo a queste iniziative al punto che ha deciso di gestire capitali direttamente collegati al mondo dell'economia circolare, come viene riportato in questa nota dell'ANSA.Il fondo di BlackRock dedicato all'economia circolare ha raccolto in un anno oltre 900 milioni di dollari. Lo annuncia il colosso dei fondi Usa ricordando che il BlackRock Circular Economy Fund era stato istituito nell'ottobre 2019 in collaborazione con la Fondazione Ellen MacArthur (EMF). Il Fondo ha identificato tre gruppi di aziende leader nell'economia circolare, incluse nel portafoglio d'investimento:  facilitatori, ovvero società che forniscono soluzioni innovative e all'avanguardia, pensate per promuovere in modo diretto la circolarità fra le aziende e i consumatori; adottatori, cioè le società che adottano i principi dell'economia circolare in modo da ottenere un notevole impatto positivo sul proprio valore; beneficiari, ovvero società che forniscono materiali o servizi alternativi, che contribuiscono all'economia circolare. "E' incoraggiante notare l'incremento, anno dopo anno, del numero di aziende che pubblicano volontariamente i risultati delle proprie attività in ambiti come l'inquinamento da plastica, la durata dei prodotti o il ricorso a processi di riciclaggio e fonti rinnovabili", dice Evy Hambro, Responsabile globale dell'investimento tematico e settoriale di BlackRock. "Stiamo entrando in una nuova fase di ripresa e rigenerazione, in cui le iniziative legate all'economia circolare, insieme all'innovazione e alle infrastrutture sostenibili, svolgeranno un ruolo prioritario fra gli investitori, alla luce delle opportunità di generazione di valore che offrono.", ha affermato Thomas Fekete, Responsabile per la regione EMEA della Strategia e dei prodotti d'investimento sostenibile di BlackRock. Categoria: notizie - plastica - economia circolare - finanza - blackrock

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https://www.rmix.it/ - rNEWS: Gazechim Plastics cambia nome in Snetor Uk dopo l'Acquisizione
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rNEWS: Gazechim Plastics cambia nome in Snetor Uk dopo l'Acquisizione
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Gazechim Plastics cambia nome in Snetor Uk dopo l'AcquisizioneA seguito dell'acquisizione di Gazechim Plastics da parte del Gruppo Snetor lo scorso luglio, siamo lieti di annunciare il cambio della ragione sociale di GAZECHIM PLASTICS UK che diventa SNETOR UK. Questo nuovo nome aziendale illustra il nostro desiderio di rafforzare la nostra visibilità sul mercato europeo e fa parte del nostro sviluppo strategico.  Chiude il cambio di nome avviato con GAZECHIM PLASTICS ROMANIA che è diventato SNETOR EASTERN EUROPE alla fine del 2020.  Da gennaio 2021, GAZECHIM PLASTICS BENELUX e GAZECHIM PLASTICS NORDEN si chiamano SNETOR BENELUX e SNETOR NORDEN  Emmanuel Aubourg,  CEO Snetor Group

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https://www.rmix.it/ - Novamont: Il Produttore del Polimero Mater-Bi Verrà Ceduto
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Novamont: Il Produttore del Polimero Mater-Bi Verrà Ceduto
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Trattative in corso per il controllo della società Novamont attiva nella produzione di bioplasticheIl nome di Novamont e del suo polimero di punta il Mater-Bi, sono conosciuti da tutti gli attori del settore delle plastiche vergini, riciclate e delle bioplastiche, come l’azienda di punta della filiera, in continua evoluzione, nella produzione delle bioplastiche, biodegradabili e compostabili. Il polimero di Novamont è appunto il Mater-Bi, una plastica completamente biodegradabile e compostabile, che permette il suo recupero, a fine vita, attraverso la raccolta e il riciclo dei rifiuti organici urbani, utilizzando i processi di compostaggio e digestione anaerobica. Ma quale è la differenza tra biodegradabilità e compostabilità? Il processo di biodegradazione è la capacità delle sostanze e dei materiali organici di essere degradati in sostanze più semplici, mediante l’attività (enzimatica) di microorganismi. Quando il processo biologico è completo, si ha una totale trasformazione delle sostanze organiche di partenza in molecole inorganiche semplici: acqua, anidride carbonica e metano. Ma la biodegradazione è influenzata da molti fattori, come le temperature, il tasso di umidità, la natura chimica dei materiali da lavorare. Per questo motivo gli ambienti industriali del compostaggio e della digestione anaerobica favoriscono ed accelerano questi processi. Per quanto riguarda la compostabilità di un materiale, si può dire che è la capacità di un elemento di trasformarsi in compost (concime) attraverso il processo di compostaggio. Questa attività, in presenza di ossigeno, comporta la realizzazione di una trasformazione biologica e aerobica del materiale fino a trasformalo in compost. Novamont, utilizzando risorse naturali come il mais e gli oli vegetali non modificati geneticamente, ha realizzato una famiglia di polimeri biodegradabili e compostabili che si possono usare per la realizzazione di film per il commercio e l’agricoltura, oggetti di varie tipologie attraverso lo stampaggio per iniezione e molte altre cose. Alla luce di queste conoscenze tecnico-commerciali, si sta concludendo un’operazione di acquisizione della società Novamont da parte di Versalis, che la porterà a detenere l’intero pacchetto azionario di Novamont. A sua volta Versalis è una società del gruppo ENI fortemente impegnata nella chimica verde, anche attraverso la conversione di raffinerie petrolifere in bioraffinerie per la produzione di combustibili sostenibili.Foto: Novamont

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