STORIA DELLE LENTI DA VISTA: DAL VETRO ALLA PLASTICA

Informazioni Tecniche
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare - Storia delle Lenti da Vista: dal Vetro alla Plastica
Sommario

- Chi è Ibn al-Heitam

- Nascita delle prime lenti da vista

- Il ruolo delle vetrerie di Murano

- Lenti per "giovani" e per "vecchi" durante il medioevo

- Dal vetro alla plastica 

Quando e come sono nate le lenti da vista?

di Marco Arezio

La fondazione dell’ottica moderna la possiamo attribuire all’astronomo arabo Ibn al-Heitam (ca. 965-1040 d.C.) che in quel periodo mise in discussione le teorie sulla natura e sulla diffusione delle immagini visive dell’epoca.

I suoi studi rivoluzionari sulle immagini, sulla riflessione della luce su specchi e sul vetro e il tentativo di capire il funzionamento della cornea umana, gli procurarono molti problemi, al punto che dovette fingersi pazzo per non incorrere in gravi conseguenze personali.

Nonostante ciò, continuò i suoi studi che riassunse, tra gli altri, nel “libro dell’ottica” che rimase a noi sconosciuto fino al XIII° secolo, quando i monaci tradussero, questo e altri suoi libri in latino, destando subito grande scalpore ed interesse.

Prima del XIV° secolo i difetti di vista che fossero congeniti, come la miopia, o collegati all’età, provocavano limitazioni irreparabili.

I primi ad accorgersi di quale incredibile scoperta avevano tra le mani furono proprio i monaci, che erano consci dei problemi di vista che potevano affliggere l’uomo, specialmente quando si dedicavano alla traduzione di manoscritti e alla conservazione e diffusione del sapere.

I monaci inventarono la prima “pietra di lettura”, una lente in vetro convessa che riusciva ad ingrandire le immagini dando un grande sollievo a chi aveva delle carenze visive.

Esiste una trascrizione di un sermone, fatto durante una cerimonia religiosa a Firenze da parte di un frate Domenicano alla popolazione, che si può datare intorno al 1306, in cui veniva citata l’invenzione delle lenti e dei primi occhiali.

Un altro monaco, a Pisa, Alessandro della Spina, nel 1313 parlò diffusamente dell’invenzione e della produzione degli occhiali da vista, con lenti che correggevano i difetti visivi che affliggevano anziani e giovani dell’epoca.

Alla fine del XIII° secolo le vetrerie di Murano riuscirono a creare le prime lenti completamente trasparenti, incastonandole in piccoli cerchietti di legno o di osso, creando così la prima produzione in serie di occhiali.

Per molto tempo gli occhiali si dovettero tenere davanti agli occhi con una mano, perché non si era trovato ancora il sistema di appoggiarli in modo autonomo sul viso delle persone.

Così la diffusione delle lenti per i difetti visivi delle persone anziane fu rapida ed inaspettata, come possiamo notare dalle affermazioni di Petrarca in cui ci diceva che, raggiunti i 60 anni, aveva perso la buona vista e fu costretto a farsi aiutare dalle nuove lenti.

Nel secolo successivo si svilupparono anche le lenti “per i giovani” che correggevano la miopia, come ci riporta una lettera del 1462, nella quale in Duca di Milano scriveva che si era dotato di lenti per poter vedere bene da lontano.

Gli occhiali non divennero più solo uno strumento per la lettura e la scrittura, ma erano usate tutto il giorno per correggere il deficit visivo causato dalla miopia.

Si iniziò a studiare come poter sostenere in modo autonomo gli occhiali senza la necessità di doverli tenere in mano, arrivando a pensare a speciali cappelli con inglobate le lenti o ad elastici posizionati intorno alla testa.

Ma solo nel XVIII° secolo si arrivò ad inventare le stanghette degli occhiali, creando un modo comodo e pratico per indossare gli occhiali.

Per molti secoli le lenti furono prodotte esclusivamente in vetro ma, a partire dalla scoperta delle materie plastiche, nel secolo scorso, si iniziò a produrle con materiali sintetici.

Le lenti da vista o da sole, con materiali plastici, si rilevarono di grande comodità ed efficacia in quanto erano molto più resistenti del vetro, molto più leggere e più economiche.

Di contro, le lenti in plastica, potevano essere più spesse rispetto a quelle di vetro e più facili da graffiare e quindi non consigliate in certe condizioni di uso.

Categoria: notizie - tecnica - plastica - lenti da vista - vetro - storia

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