QUALI SONO I MECCANISMI CEREBRALI DELLA RABBIA E COME GESTIRLA

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Sommario

- Le attività cerebrali coinvolte durante la rabbia

- Come superare le situazioni di rabbia

La competizione quotidiana fra persone con armi sociali diverse crea spesso situazioni di rabbia e di odio


di Marco Arezio

In macchina, in ufficio, in casa, con gli amici o i conoscenti, si possono creare situazioni difficili che comportano un coinvolgimento emotivo e di difesa, scatenando picchi di rabbia non sempre facilmente gestibili.

La frenesia della vita non è più, come in passato, una scelta, attraverso la quale si tentava di salire la scala sociale, di raggiungere il benessere economico o le condizioni di vita appaganti, oggi la frenesia consuma le persone senza dare in cambio piccoli gradini e poche prospettive.

La rabbia è una risposta emotiva complessa, che coinvolge diversi sistemi e aree del cervello, le cui principali sono:

Amigdala

Questa struttura profondamente situata nel cervello gioca un ruolo cruciale nella percezione e nella reazione alle minacce. Quando identifichiamo una situazione come minacciosa o frustrante, l'amigdala può attivarsi rapidamente, innescando una risposta di "combattimento o fuga".

Ippocampo

Vicino all'amigdala, l'ippocampo è coinvolto nel riconoscimento e nella memoria delle situazioni che hanno provocato rabbia in passato.

Corteccia prefrontale

Quest'area del cervello è coinvolta nel pensiero razionale, nella pianificazione e nel controllo degli impulsi. Quando siamo arrabbiati, la corteccia prefrontale può aiutarci a valutare se esprimere o no quella rabbia e in che modo.

Ipotalamo

Questa regione regola molte funzioni autonome del corpo, tra cui la risposta di "combattimento o fuga". Quando siamo arrabbiati, l'ipotalamo può innescare una serie di risposte fisiologiche come l'aumento della frequenza cardiaca, la dilatazione delle pupille e il rilascio di ormoni come l'adrenalina.

Sistema limbico

Oltre all'amigdala e all'ippocampo, altre parti del sistema limbico sono coinvolte nella regolazione delle emozioni e possono contribuire alla risposta della rabbia.

Neurotrasmettitori

Diverse sostanze chimiche nel cervello giocano un ruolo nella modulazione della rabbia, ad esempio, livelli ridotti di serotonina sono stati associati a comportamenti aggressivi.

È importante notare che mentre queste aree del cervello sono coinvolte nella rabbia, l'espressione e la gestione della rabbia sono influenzate da una combinazione di fattori biologici, ambientali e psicologici.

Ad esempio, l'educazione, le esperienze personali e le abitudini cognitive possono modulare la nostra tendenza a sentirci arrabbiati e il modo in cui esprimiamo quella rabbia.

Se ci si sente particolarmente inclini a forme frequenti di rabbia, è necessario capire come raggiungere un equilibrio per poter gestire o superare situazioni che, alla lunga, inficeranno la serenità individuale.

Infatti, prima di poter gestire la rabbia o l'odio, è essenziale riconoscerli. La consapevolezza di sé può aiutare a capire cosa scatena queste emozioni e a riconoscere i segnali fisici associati, come tensione muscolare o aumento della frequenza cardiaca.

Ci sono tecniche, come la respirazione profonda e la meditazione che possono aiutare a calmare il sistema nervoso e a ridurre la rabbia o l'odio.

Inoltre, parlare dei propri sentimenti con qualcuno di fiducia o scrivere in un diario può aiutare a processare e rilasciare emozioni intense.

In ogni caso, se ci si sente sopraffatto dalla rabbia, bisognerebbe cercare di prendere una pausa, allontanandosi dalla situazione stressante e darsi del tempo per riflettere, in modo da prevenire reazioni impulsive.

E’ importante anche cercare di vedere la situazione che ha provocato l’esplosione di rabbia, da una prospettiva diversa, forse c'è una spiegazione logica o un malinteso alla base.

Una costante attività fisica può aiutare a ridurre lo stress e a liberare la tensione, ma è anche importante evitare situazioni, persone o cose che sai scateneranno la rabbia, se possibile.

Infine, la ruminazione su eventi passati può alimentare il senso di rabbia, quindi bisognerebbe lasciare andare il passato e concentrati su ciò che si può facilmente controllare nel presente.


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