VANTAGGI DELLA TRACCIABILITÀ DELLE MATERIE PLASTICHE ATTRAVERSO LA BLOCKCHAIN

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rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare - Vantaggi della Tracciabilità delle Materie Plastiche Attraverso la Blockchain
Sommario

- Crisi del mercato dei polimeri riciclati

- Come funziona la blockchain per tracciare le materie prime riciclate

- Quali vantaggi commerciali può dimostrare ai propri clienti un fornitore di materie prime riciclate che utilizza la blockchain delle materie prime

- Quali competenze tecniche devono avere le aziende per sviluppare la blockchain delle materie prime riciclate

Riduzione delle truffe sui polimeri riciclati, protezione del mercato, sostenibilità economica e garanzia della qualità per il consumatore


di Marco Arezio

Il mercato dei polimeri riciclati Europeo sta vivendo uno dei periodi più bui della sua storia recente, stretto da problemi legati ai costi di produzione, alla situazione inflattiva, alla bassa richiesta per l’instabilità internazionale e alla concorrenza, extra UE, sempre più aggressiva e poco trasparente.

Inoltre, il polimero riciclato si presta ad un mercato dove le certezze sulla qualità intrinseca del prodotto attualmente sono francamente difficili da identificare e controllare, creando a volte contestazioni e sfiducia.

La contestazione non è solo l’espressione di una qualità attesa differente da quella richiesta, ma, sempre più, riguarda un polimero che di riciclato ha veramente poco, ma passato come tale e destinato a produzioni dove è obbligatorio l’uso di un polimero circolare al 100%.

Tutti questi problemi nascono dal fatto che la filiera di produzione, quindi a partire dalla gestione del rifiuto fino alla produzione dei polimeri, non è tracciabile in maniera certa, facendo perdere al produttore finale informazioni preziose per garantire la sopravvivenza della propria azienda e del proprio mercato.


Come funziona la blockchain per tracciare le materie prime riciclate

Quando uno scarto plastico viene inviato al riciclo, un record viene creato sulla blockchain, che sta ad indicare la sua origine, la sua composizione, la quantità e altre informazioni essenziali.

Mentre la materia prima passa attraverso le varie fasi di lavorazione come la raccolta, la selezione, il lavaggio, la macinazione e l’estrusione, ogni fase viene registrata sulla blockchain. Questo permette di tracciare il percorso completo del materiale.

Una volta che il polimero è stato granulato, può essere sottoposto ai test di qualità, i cui risultati possono essere registrati sulla blockchain, assicurando agli acquirenti che il materiale riciclato soddisfa determinati standard.

Quando una transazione è stata registrata su una blockchain, non può essere modificata senza cambiare tutti i blocchi successivi, il che richiederebbe il consenso della maggioranza della rete, il che rende i dati affidabili e resistenti alle frodi.

La blockchain, infatti, non è controllata da una singola entità, ma piuttosto da una rete di nodi (computer), che ne aumenta la trasparenza.

Attraverso gli smart contracts, protocolli auto-esecutivi con termini di accordo tra le parti scritti direttamente in codice, si può automatizzare e verificare processi nella linea di approvvigionamento, come confermare la provenienza di una materia prima.

E’ possibile sapere quindi, con esattezza, la provenienza delle materie prime quando vengono raccolte, attraverso un record che viene creato sulla blockchain. Questo record può includere dettagli come la data, il luogo, la qualità della materia prima e altre informazioni pertinenti.

Una volta accertati della provenienza della materia prima è possibile seguirne il percorso verso l’acquirente finale, infatti, man mano che la materia prima si sposta lungo la linea di fornitura (dalla raccolta differenziata o industriale al riciclatore, da questo al produttore, ecc.), vengono registrate nuove transazioni sulla blockchain, creando una cronologia completa e immutabile del suo percorso.

Le aziende o i clienti finali possono verificare le informazioni sulla blockchain, per garantire che le materie prime rispettino determinati valori tecnici richiesti o la sostenibilità.

Inoltre, utilizzando gli smart contracts, i pagamenti possono essere automatizzati e rilasciati solo quando vengono soddisfatte determinate condizioni, come la conferma della consegna di una materia prima.

La blockchain può essere pubblica, permettendo a chiunque di vedere e verificare la tracciabilità delle materie prime. Questo può aiutare le aziende a dimostrare la sostenibilità, il contenuto e la qualità delle loro linee di fornitura ai consumatori o agli uffici acquisti e di qualità.

Infatti, anche i consumatori che acquistano prodotti realizzati con materie prime riciclate possono verificare la provenienza di tali materiali attraverso la blockchain.

Incorporando la blockchain nel processo di tracciamento delle materie prime riciclate, si può creare un sistema più trasparente e affidabile che può incoraggiare una maggiore adozione del riciclo e una maggiore responsabilità nel settore produttivo.


Quali vantaggi commerciali può dimostrare ai propri clienti un fornitore di materie prime riciclate che utilizza la blockchain delle materie prime

L'adozione della blockchain da parte di un fornitore di materie prime riciclate offre numerosi vantaggi, uno tra questi è, come abbiamo visto, la tracciabilità delle fonti, infatti, attraverso la blockchain, i clienti possono verificare l'origine e il percorso di una materia prima riciclata, controllando l'autenticità e la sostenibilità della fonte.

Un altro importante vantaggio è la riduzione delle frodi sul polimero e sulla sua qualità, infatti, la natura immutabile della blockchain rende quasi impossibile alterare o falsificare i dati, riducendo il rischio di frodi o di materie prime non autentiche.

Questo vale sia nella composizione di ricette con fonti riciclate al 100%, ma anche per quei polimeri definiti riciclati ma che invece possono contenere una percentuale preponderante di materiali vergini, sottoposti al classico fenomeno del greenwashing.

Inoltre, utilizzando i processi automatizzati, come gli smart contracts, si possono accelerare le transazioni e le verifiche, rendendo l'intera catena di fornitura più sicura.

Con la blockchain si può anche creare una storia delle materie prime originali, fornendo prove tangibili dell'origine e delle tipologie di trasformazione a cui sono sottoposte, consentendo alle aziende di dimostrare la loro responsabilità ambientale e sociale.

C’è poi un aspetto innovativo che è possibile far valere sul cliente finale, in quanto l'adozione di tecnologie emergenti come la blockchain, dimostra un impegno verso l'innovazione e può posizionare il fornitore come un leader nel settore delle materie prime riciclate.

Inoltre, la blockchain può ridurre i costi legati a intermediari, errori, frodi e processi manuali, offrendo così prezzi più competitivi ai clienti.

Si crea quindi maggior trasparenza e l'affidabilità che possono rafforzare la fiducia tra fornitore e cliente, costruendo relazioni commerciali più solide e durature, anche nella dimostrazione del rispetto delle normative vigenti, in quanto il cliente può verificare la conformità del prodotto, che sta acquistando, a normative ambientali o di tutela dei lavoratori o dei consumatori relative al proprio settore, facilitando il processo di acquisto a quei clienti che necessitano di tali certificazioni per le loro attività.

Infine, in un mercato sempre più affollato, l'uso della blockchain può fornire un vantaggio distintivo e posizionare il fornitore come pioniere in termini di trasparenza e sostenibilità.

In sintesi, la blockchain offre ai fornitori di materie prime riciclate un mezzo per dimostrare autenticità, qualità, responsabilità e innovazione, tutti aspetti che possono avere un impatto positivo nella percezione e nelle decisioni di acquisto dei clienti.


Quali competenze tecniche devono avere le aziende per sviluppare la blockchain delle materie prime riciclate

Per sviluppare una blockchain dedicata alle materie prime riciclate, le aziende avrebbero bisogno di una combinazione di competenze tecniche e settoriali, tra le quali la conoscenza dei fondamentali della tecnologia che si vuole adottare, la comprensione dei tipi di blockchain (pubblica o privata) e delle loro implicazioni,e familiarità con la crittografia.

E’ quindi necessario acquisire la competenza nella programmazione di smart contracts, spesso utilizzando linguaggi come Solidity (per Ethereum) o altri linguaggi specifici alla piattaforma blockchain scelta. Inoltre è necessaria la conoscenza dei linguaggi di programmazione back-end come Python, Java, C++ o Go.

L’azienda inoltre deve avere la capacità di gestire e integrare grandi volumi di dati in tempo reale, la conoscenza delle reti peer-to-peer, la configurazione e manutenzione dei nodi blockchain e la gestione della scalabilità.

Sviluppando le informazioni della produzione, degli acquisti, della logistica e del settore commerciale, è necessario avere le necessarie competenze per garantire la sicurezza della linea di fornitura, compresa la prevenzione di attacchi, la gestione delle vulnerabilità e la protezione delle informazioni sensibili.

Se si desidera fornire un'interfaccia utente o un portale per l’accesso e l’interazione, saranno necessarie competenze in design UI/UX e linguaggi di programmazione front-end come JavaScript, HTML e CSS.

Inoltre sarà necessario la conoscenza delle leggi e delle normative relative al riciclo, alla privacy dei dati e agli standard della blockchain.

Mentre le competenze tecniche sono essenziali, è altrettanto importante, per l’azienda, avere una visione strategica e comprendere come la blockchain si possa inserire nel contesto più ampio degli obiettivi aziendali e della propria vocazione relativa alla sostenibilità e all'economia circolare.

Molte aziende possono anche scegliere di collaborare con fornitori esterni o consulenti specializzati nella blockchain, per compensare le competenze che potrebbero mancare internamente.


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