PAVIMENTAZIONI STRADALI SOSTENIBILI CON MASSELLI IN PVC RICICLATO

Informazioni Tecniche
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare - Pavimentazioni Stradali Sostenibili con Masselli in PVC Riciclato
Sommario

- Cosa sono le pavimentazioni stradali e con quali materiali vengono realizzate

- Differenze tecniche dei materiali impiegati e loro sostenibilità

- I masselli in PVC riciclato per le pavimentazioni stradali 

- Vantaggi dell'uso dei masselli in PVC riciclato e loro destinazione

- Certificazioni sui masselli in PVC riciclato

- Posa dei masselli autobloccanti in PVC riciclato

Pavimentazioni Stradali Sostenibili con Masselli in PVC Riciclato


di Marco Arezio

Le pavimentazioni stradali sono un sistema costruttivo flessibile formato da diversi elementi, portanti, drenanti e di finitura, che costituiscono il sistema veicolare e di stazionamento dei mezzi circolanti.

A seconda della posizione geografica delle strade, della meteorologia prevalente e dell’abitudine costruttiva, vengono utilizzati principalmente tre sistemi costruttivi che possono assolvere al compito di ospitare il traffico di mezzi pesanti e leggeri:

• Pavimentazioni in asfalto

• Pavimentazioni in cemento

• Pavimentazioni in masselli


Dei tre elementi costitutivi quello con l’asfalto, dal punto di vista dei chilometri di strade realizzate, è sicuramente quello più utilizzato a livello mondiale, probabilmente per la facilità di posa, anche se la manutenzione di un manto con il bitume presenta molte criticità a causa delle temperature, del sale per sciogliere il ghiaccio e dell’abrasione del tappetino finale.

La pavimentazione in cemento, anch’essa semplice nella posa, comporta la creazione di giunti di dilatazione regolari, la manutenzione degli stessi, una maggiore rumorosità nel rotolamento della ruota rispetto all’asfalto, le problematiche di durabilità nei cicli di gelo e disgelo imposti dal clima e dalla posa del sale per evitare la formazione del ghiaccio. Inoltre la rigidità del manto di copertura stradale è in antitesi con l’elasticità della struttura portante sottostante.

Il massello autobloccante in cemento è un sistema costruttivo che può avere numerosi vantaggi rispetto ai due precedenti, in particolare si può realizzare una pavimentazione elastica, durevole all’abrasione diretta del traffico veicolare, drenante in quanto tra le fughe è possibile la percolazione dell’acqua, di facile manutenzione.

Nonostante abbia un certo numero di vantaggi, ci sono poi da considerare alcune caratteristiche negative, quali la maggior rumorosità rispetto alla copertura in asfalto, un costo di posa maggiore e una scarsa resistenza al sale nei periodi invernali.

Dal punto di vista della sostenibilità, i due sistemi costruttivi in cui si usa il cemento sono sicuramente non tra le migliori soluzioni di pavimentazione, nell’ottica di un’economia circolare, mentre quella caratterizzata con l’asfalto potrebbe rientrare in quelle strutture sostenibili, se venissero utilizzati compound in cui includano lo scarto dei pneumatici riciclato e lo scarto di manti stradali precedentemente fresati.

Esiste anche un’altra soluzione sostenibile di pavimentazione, composta da masselli autobloccanti in PVC riciclato, costituito dallo scarto delle guaine dei cavi elettrici, che permette di rispondere a molte problematiche espresse dalle tre pavimentazioni precedentemente citate.


Vediamo i vantaggi:

• Mantenimento di una sede stradale o di parcheggio elastico

• Permette il drenaggio delle acque

• Facile posa in quanto ha una forma ad incastro

• Non presenta problemi di durabilità dell’elemento dati dal sale stradale

• Durante la manutenzione si interviene solo sui singoli pezzi

• Maggiore portata dinamica rispetto ad un autobloccante in cemento e maggiore durata

• Ecologico in quanto è fatto al 100% con scarti proveniente dal riciclo dei cavi

• Crea una superficie isolata elettricamente in quanto il PVC è un materiale isolante

• Resistente a oli e acidi

• Si lava e si sgrassa facilmente con getti di acqua e detersivo

• Antiscivolo e colorabile con vernici acriliche per materie plastiche

• Adatto al traffico pesante


Come abbiamo visto, il massello autobloccante in PVC riciclato è adatto sia ad aree di parcheggio, anche in presenza di mezzi pesanti, che sulle strade dove si può notare come l’elemento costituito in PVC risolve, specialmente in aree con climi freddi, l’annoso problema della durabilità dei manti stradali quanto si deve spargere il sale.

Inoltre essendo fatto con materiale riciclato e, potendo essere riciclabile quando si dovesse decidere la sostituzione della struttura, si può considerare l’intervento di edilizia stradale come sostenibile nell’ambito dell’economia circolare.


Il massello in PVC riciclato gode di una serie di certificazioni sul prodotto qui elencate:

• Resistenza all'abrasione

• Resistenza alla flessione

• Resistenza alla compressione con riduzione degli spessori

• Valore di penetrazione del manufatto in tempi differenti

• Scivolosità con metodo BCRA

• Stabilità dimensionale

• Impronta residua

• Conduttività termica apparente

• Resistenza elettrica: isolamento superficiale

• Resistenza elettrica: isolamento attraverso lo spessore del materiale

• Resistenza alla bruciatura di sigaretta

• Reazione al fuoco

• Analisi eluato


Posa dei masselli autobloccanti in PVC riciclato

Il funzionamento delle pavimentazioni ad elementi si basa sul concetto di “ingranamento” che possiamo definirlo come l' impossibilità di movimento di un elemento rispetto a quelli adiacenti, l'obbiettivo da raggiungere con la progettazione del blocco stesso e della posa in opera é quindi l'impedimento del massello posato di effettuare tre movimenti: verticale, orizzontale e rotazionale.

L'ingranamento verticale viene raggiunto mediante il trasferimento del carico di taglio ai masselli circostanti attraverso la sabbia nei giunti di collegamento. Il bloccaggio rotazionale é demandato allo spessore mentre il bloccaggio rispetto le forze orizzontali avviene attraverso l'uso corretto dei schemi di montaggio, che disperdono le forze dovute alla frenatura e all’ accelerazione dei veicoli e dagli sforzi tangenziali degli pneumatici in curva.

Pe quanto riguarda la posa si comincia con la compattazione del terreno di sottofondo attraverso mezzi adeguati, particolare attenzione dovrà essere posta nelle zone limitrofe ai bordi, pozzetti, caditoie nelle zone di riempimento degli scavi di tubature e impianti.

Nel caso non si rispettino i minimi garantiti in fase progettuale si dovrà procedere alla sostituzione del terreno con materiali più idonei.

La pendenza del piano di posa va verificata, poiché é da considerare che non é possibile ricavare le pendenze dagli strati di base o da quello di allettamento.

Per favorire il deflusso delle acque ed evitare il precoce cedimento della pavimentazione non devono mai essere realizzate con pendenza minore dell' 1,5%.

E' opportuno utilizzare opportuni geosintetici durante la posa della pavimentazione, questi svolgono la funzione di separazione fra gli strati e di distribuzione dei carichi.

Lo strato di allettamento dovrà mantenere uno spessore costante considerando in fase di assestamento per effetto anche della compattazione una riduzione di spessore tra il 20% e il 30% in funzione della granulometria utilizzata.


La staggiatura può essere realizzata in due modi:

• Pre-compattazione

• Metodo classico


La prima si effettua in diversi passaggi: dopo aver steso la sabbia con un idoneo spessore si vibro-compatta con piastra vibrante, si sparge un nuovo spessore di circa 1,5cm e si staggia.

Con questo metodo é possibile garantire minori cedimenti in pavimentazioni che devono sopportare carichi elevati, inoltre é possibile in questo modo controllare maggiormente il cedimento finale della pavimentazione.

Nel metodo classico La sabbia viene stesa e staggiata, la compattazione avviene nella fase successiva dopo aver installato i massetti attraverso idonee attrezzature.

E’ importante non disturbare il piano di posa dopo la staggiatura, nel caso questa venga rovinata anche in piccole porzioni é necessario provvedere alla sua sistemazione prima della finitura con i masselli, é inoltre importante non eseguire mai queste operazioni in caso di temperature minori di 1°C onde evitare la formazione di giaccio.

A questo punto si possono posare i masselli in PVC riciclati, facendo collimare il bordo di un elemento con un altro, senza lasciare spazio per le fughe di sabbia.

Al termine di questa operazione si effettuerà una rullatura vibrata di putto il pavimento posato e si può predisporre una verniciatura del colore preferito attraverso l'uso di vernici acriliche specifiche per la plastica.

Categoria: notizie - tecnica - plastica - riciclo - PVC - edilizia - masselli autobloccanti

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