LA SECONDA VITA DEL PASTAZZO DEGLI AGRUMI NELL'INDUSTRIA

Economia circolare
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare - La Seconda Vita del Pastazzo degli Agrumi nell'Industria
Sommario

- Cosa è il pastazzo degli agrumi 

- Trasformazione del pastazzo in Fibra Tessile

- Potenziale di Produzione del Pastazzo e Impatto Ambientale

- Utilizzo del Pastazzo come Concime

- Trasformazione del Pastazzo in Bioplastica

Come il Pastazzo degli Agrumi Trasforma l'Economia Circolare: Dalle Bioplastiche ai Tessuti Eco-compatibili ai Concimi


di Marco Arezio

Il pastazzo degli agrumi è un sottoprodotto derivante dalla lavorazione industriale degli agrumi, come arance, limoni, pompelmi e mandarini.

Questo materiale residuo si forma principalmente durante la produzione di succhi di frutta, quando la polpa, la buccia, i semi e altre parti non utilizzate della frutta vengono separati dal succo.

Il processo inizia con la raccolta e la selezione degli agrumi, seguita dalla loro pulizia e dal taglio. Durante l'estrazione del succo, le componenti solide vengono meccanicamente separate dal liquido. Il risultato di questa separazione è il pastazzo, che comprende una miscela di buccia (flavedo e albedo), polpa, semi e, a volte, piccole quantità di succo residuo.

L'innovazione nel riutilizzo del pastazzo degli agrumi come materia prima in diversi settori industriali, è un esempio emblematico di come l'economia circolare possa trasformare i rifiuti in risorse preziose, contribuendo significativamente alla sostenibilità ambientale.

Questa trasformazione coinvolge processi tecnici complessi e approcci innovativi che meritano un'analisi dettagliata.


Trasformazione del Pastazzo in Fibra Tessile

La trasformazione del pastazzo degli agrumi in fibra tessile è un processo che richiede precisione e innovazione tecnologica.

La prima fase inizia con la raccolta e l'essiccazione del pastazzo, che deve essere liberato dall'umidità in eccesso per facilitare l'estrazione della cellulosa.

Successivamente, attraverso un processo chimico, la cellulosa viene isolata dal pastazzo utilizzando solventi non tossici. Questo passaggio è cruciale per garantire che la fibra risultante sia ecocompatibile e sicura per l'uso in tessuti destinati al contatto con la pelle.


Processo di Separazione della Cellulosa

Pretrattamento: Il pastazzo degli agrumi viene inizialmente sottoposto a un pretrattamento per rimuovere impurità e sostanze non cellulosiche.

Questo può includere lavaggi con acqua per eliminare zuccheri e acidi organici residui, nonché un trattamento termico o chimico per facilitare la rottura delle pareti cellulari.

Delignificazione: La delignificazione è il passaggio successivo, necessario per rimuovere la lignina, un polimero complesso che conferisce rigidità e impermeabilità alle pareti cellulari delle piante.

Questo processo si può realizzare attraverso trattamenti chimici, come l'uso di soluzioni alcaline (per esempio, idrossido di sodio) che solubilizzano la lignina senza degradare significativamente la cellulosa.

Bleaching (Sbiancamento): Dopo la rimozione della lignina, il materiale residuo può essere ulteriormente trattato con agenti sbiancanti per rimuovere le ultime tracce di colorazione e impurità, migliorando la purezza della cellulosa.

Questo passaggio è particolarmente importante quando la cellulosa è destinata all'uso nell'industria tessile o in altre applicazioni dove la bianchezza e la purezza sono essenziali.

Estrazione della Cellulosa: A questo punto, la cellulosa purificata è pronta per essere estratta dal miscuglio. Questo può essere fatto attraverso processi di filtrazione e centrifugazione, seguiti dall'essiccazione del materiale per ottenere cellulosa in forma solida o in fiocchi.


Tipo di Cellulosa Ricavata

La cellulosa estratta dal pastazzo degli agrumi è una cellulosa di tipo rigenerato, simile per alcune caratteristiche alla cellulosa utilizzata per produrre la viscosa o il rayon.

Tuttavia, a causa delle specifiche fonti e dei metodi di trattamento, questa cellulosa può presentare proprietà uniche. In particolare:

Alta Purezza: La cellulosa ottenuta dal pastazzo degli agrumi, dopo il processo di sbiancamento, tende ad avere un'elevata purezza, che la rende adatta per applicazioni in cui sono richieste caratteristiche di resistenza e lucentezza, come nei tessuti di alta qualità.

Sostenibilità: A differenza della cellulosa estratta da legno o cotone, quella derivata dal pastazzo degli agrumi è considerata più sostenibile, poiché proviene da un sottoprodotto dell'industria alimentare, riducendo il bisogno di risorse agricole dedicate e minimizzando i rifiuti.

La cellulosa ricavata può essere trasformata in filamenti continui o in fibra tagliata, che poi può essere trasformata in filo e tessuto.

Questi materiali trovano impiego non solo nell'industria tessile ma anche nella produzione di materiali compostabili e biodegradabili, come imballaggi eco-compatibili e non tessuti per applicazioni mediche o sanitarie, dimostrando la versatilità e il valore aggiunto che il recupero del pastazzo degli agrumi può portare all'economia circolare.

Una volta estratta, la cellulosa subisce un trattamento per essere trasformata in una soluzione viscosa, che poi viene forzata attraverso delle filiere per formare le fibre.

Queste fibre sono successivamente trattate attraverso processi di lavaggio, stiratura e asciugatura per stabilizzarle e renderle pronte per la filatura.

Il filo risultante può essere utilizzato per tessere o magliare tessuti con caratteristiche simili alla seta, noti per la loro leggerezza, resistenza e comfort.


Potenziale di Produzione del Pastazzo e Impatto Ambientale

La quantità di pastazzo prodotto annualmente a livello globale è significativa, con l'industria degli agrumi che genera milioni di tonnellate di questo sottoprodotto.

Ad esempio, solo in Italia, uno dei principali produttori di agrumi in Europa, si stima che la produzione di pastazzo possa superare le 700.000 tonnellate all'anno.

La conversione di una frazione di questo pastazzo in fibra tessile può potenzialmente produrre migliaia di tonnellate di tessuto, riducendo la dipendenza da fibre sintetiche derivate dal petrolio e da colture intensive come il cotone, che hanno un impatto ambientale significativamente maggiore in termini di uso dell'acqua e pesticidi.


Utilizzo del Pastazzo come Concime

L'impiego del pastazzo degli agrumi come concime organico richiede una gestione attenta per garantire che il materiale sia adeguatamente compostato prima dell'uso.

Il compostaggio è un processo biologico che trasforma i rifiuti organici in un prodotto stabilizzato, ricco di humus e nutrienti, ideale per migliorare la fertilità del suolo.

Il processo di trasformazione del pastazzo in concime coinvolge tecniche specifiche volte a garantire che il prodotto finale sia sicuro, efficace e di alta qualità per l'uso agricolo.

Queste tecniche si basano su principi di compostaggio, fermentazione e trattamento termico.


Compostaggio

Il compostaggio è una delle tecniche più diffuse per trasformare il pastazzo degli agrumi in concime. Questo processo biologico aerobico decompone la materia organica attraverso l'azione di microrganismi, quali batteri, funghi e protozoi, trasformandola in humus, un ammendante ricco di sostanze nutritive.

Preparazione del Materiale: Il pastazzo viene miscelato con altri materiali organici, come letame e residui vegetali, per equilibrare il rapporto carbonio/azoto (C/N), fondamentale per un efficace processo di compostaggio.

Controllo delle Condizioni: Durante il compostaggio, è cruciale mantenere adeguati livelli di umidità e arieggiamento per supportare l'attività dei microrganismi. Il materiale può essere periodicamente rivoltato per garantire una distribuzione uniforme dell'ossigeno e della temperatura.

Maturazione: Dopo diverse settimane o mesi, a seconda delle condizioni ambientali e della composizione del materiale, il compost raggiunge una fase di maturazione, in cui l'attività microbica diminuisce e il prodotto stabilizzato diventa pronto per l'uso.


Fermentazione Anaerobica

La fermentazione anaerobica, o digestione anaerobica, è un altro metodo per trasformare il pastazzo in un concime ricco di nutrienti.

Questo processo avviene in assenza di ossigeno e produce, oltre al digestato (utilizzabile come fertilizzante), anche biogas, una miscela di metano e CO2 che può essere utilizzata per la produzione di energia. Vediamo i passaggi principali:

Digestori Anaerobici: Il pastazzo viene inserito in digestori anaerobici, dove microorganismi specifici degradano la materia organica.

Controllo delle Condizioni: La temperatura, il pH e l'umidità all'interno del digestore sono attentamente controllati per ottimizzare il processo e massimizzare la produzione di biogas.

Raccolta del Digestato: Al termine del processo, il digestato viene raccolto. Può richiedere ulteriori trattamenti, come la separazione dei solidi dai liquidi, prima di essere utilizzato come concime.


Trattamento Termico

Il trattamento termico, come la pirolisi o la gasificazione, è un metodo meno comune ma efficace per trasformare il pastazzo in un ammendante del suolo e in energia.

Questi processi implicano l'esposizione del materiale a temperature elevate in assenza di ossigeno (pirolisi) o in presenza di una quantità limitata di ossigeno (gasificazione).

Produzione di Biochar: La pirolisi produce biochar, un tipo di carbone ricco di carbonio che può migliorare la struttura del suolo, la capacità di ritenzione dell'acqua e la disponibilità di nutrienti.

Energia da Gasificazione: La gasificazione trasforma il pastazzo in un gas sintetico che può essere utilizzato per generare energia, mentre il residuo solido può essere impiegato come concime.


Trasformazione del Pastazzo in Bioplastica

La trasformazione del pastazzo degli agrumi in bioplastica rappresenta un esempio eccellente di economia circolare, dove un sottoprodotto industriale viene valorizzato come risorsa per la produzione di materiali innovativi e sostenibili.

Il processo di conversione del pastazzo in bioplastica segue vari passaggi chiave che implicano l'estrazione di componenti utili, la polimerizzazione di questi componenti in una matrice plastica, e infine la formazione del prodotto finale.

Di seguito, viene descritto un processo generale che può essere adattato a seconda delle specifiche tecniche e dei requisiti del prodotto finito:


1. Raccolta e Preparazione del Pastazzo

Il processo inizia con la raccolta del pastazzo degli agrumi, che viene poi essiccato e macinato per ottenere una polvere fine.

Questa polvere contiene cellulosa, pectina e limonene, componenti che possono essere trasformati in bioplastiche.


2. Estrazione dei Componenti

Estrazione della Cellulosa e della Pectina: La cellulosa e la pectina, polimeri naturali presenti nel pastazzo, possono essere estratti tramite processi che includono trattamenti con soluzioni alcaline o acide.

Queste sostanze servono come materiale di base per la produzione di bioplastiche grazie alla loro capacità di formare film e strutture plastiche.

Estrazione di Limonene: Il limonene, un terpene presente nella buccia degli agrumi, può essere estratto e utilizzato come plastificante naturale per migliorare la flessibilità e le proprietà meccaniche delle bioplastiche.


3. Polimerizzazione

Le bioplastiche possono essere prodotte attraverso vari metodi di polimerizzazione, tra cui:

Polimerizzazione diretta: Sfruttando le proprietà naturali della cellulosa e della pectina, che possono formare reti polimeriche attraverso trattamenti termici o chimici.

Sintesi di Poliesteri: Convertendo i monomeri derivati dal pastazzo, come l'acido ferulico, in poliesteri attraverso processi di policondensazione. Questi polimeri possono offrire proprietà biodegradabili e sono adatti per applicazioni specifiche.


4. Aggiunta di Additivi

Per migliorare le proprietà delle bioplastiche, possono essere aggiunti vari additivi al composto polimerico, tra cui plastificanti naturali come il limonene, stabilizzanti UV, coloranti naturali, e altri additivi per ottimizzare la lavorabilità, la resistenza e la durabilità del materiale.


5. Formazione del Prodotto Finale

Il materiale polimerico viene poi trasformato nel prodotto finale desiderato attraverso tecniche standard di lavorazione delle plastiche, come l'estrusione, lo stampaggio ad iniezione, o il soffiaggio.

Questo passaggio determina la forma, la dimensione e l'uso specifico della bioplastica prodotta.


Conclusione

La valorizzazione del pastazzo degli agrumi attraverso la sua trasformazione in materie prime per l'industria tessile, l'agricoltura e la produzione di bioplastiche rappresenta un esempio concreto di come l'innovazione e la tecnologia possano contribuire a un'economia più sostenibile e circolare.

Questi approcci non solo riducono l'impatto ambientale associato alla gestione dei rifiuti e alla produzione di nuovi materiali ma offrono anche opportunità economiche per le industrie coinvolte, promuovendo lo sviluppo di nuovi mercati e la creazione di posti di lavoro verdi.

La sfida per il futuro sarà quella di migliorare queste tecnologie per massimizzare il loro impatto positivo sull'ambiente e sulla società.


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