Batterie, un settore chiave supportato, oggi, dalla Comunità Europea.
Per sostenere la mobilità elettrica nella Comunità Europea, facilitando le aziende più importanti del settore a continuare ad investire in ricerca e sviluppo, Bruxelles ha deciso di iniettare liquidità in un mercato strategico, come quello delle batterie di lunga durata, per il futuro.
Con un investimento comune di 3,2 miliardi di euro dedicato al miglioramento della diffusione e delle qualità tecniche delle batterie di lunga durata, la Comunità Europea vuole dare ulteriore impulso al passaggio da una mobilità legata al petrolio ad una legata all’energia elettrica.
Il progetto, che vede la partecipazione congiunta di Italia, Germania, Francia, Belgio, Finlandia, Polonia e Svezia, coinvolgerà 17 aziende di questi paesi.
Le aziende coinvolte, spiega Marrethe Vestager, commissaria Europea alla concorrenza e vicepresidente esecutiva per il progetto “Europa pronta per l’era digitale”, coinvolgeranno, a loro volta, altri 70 soggetti circa, che provengono da laboratori di ricerca pubblici e piccole e medie imprese.
Nelle previsioni della commissaria Europea, questo stanziamento da parte dei paesi aderenti al progetto, potrà, verosimilmente, fare da volano per ulteriori investimenti privati stimati in circa 5 miliardi di euro.
La produzione Europea di batterie di lunga durata, prodotta attraverso l’uso di celle agli ioni di litio, attualmente copre solamente l’1% della produzione mondiale, quindi, questo nuovo impulso finanziario e tecnico, ha l’obbiettivo di portare la produzione Europea di queste batterie a circa il 20-25% di quanto sarà prodotto nel mondo.
La previsione di fatturato del comparto, secondo Bcg, per l’anno 2027 sarà pari a circa 45 miliardi di euro, quindi è evidente quanto sia importante non rimanere indietro.
Il completamento del progetto della Comunità Europea è previsto per il 2031.