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https://www.rmix.it/ - rMIX: Macchina da Laboratorio per il Test dell'Umidità sulle Materie Plastiche
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare rMIX: Macchina da Laboratorio per il Test dell'Umidità sulle Materie Plastiche
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Codice: 10330. Vendiamo una macchina da laboratorio concepito, nella sua semplicità d'uso, che permette la verifica del grado di umidità delle materie plastiche.Specificamente pensata per le aziende di produzione di polimeri plastici riciclati. la macchina da laboratorio per la verifica dei valori di umidità nella plastica, è un valido aiuto per il controllo e il miglioramento delle performces dei polimeri.La macchina da laboratorio per il test dell'umidità delle materie plastiche,  è stato sviluppato per rispondere alle necessità di chi opera nel settore del riciclo, offrendo la capacità di misurare con precisione l'umidità residua fino a livelli molto bassi, espressi in parti per milione con cifre singole. Da materiali come granuli o polveri di plastica, fino a prodotti riciclati o frammentati (come le scaglie), nonché fibre, pellicole o componenti finiti, questo strumento rappresenta una soluzione flessibile per la determinazione precisa del tenore di umidità.  Provenienza: GermaniaCategoria: Macchine da laboratorio - test sull'umidità materie plasticheSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci.

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https://www.rmix.it/ - rMIX: Vendiamo Linea di Estrusione Film Cast per Laboratorio
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Codice: 9875. Vendiamo come attrezzatura da laboratorio delle materie plastiche una linea di estrusione di film cast da banco, progettata per il controllo qualità di polimeri, compound, masterbatch e materiali riciclati. I campioni di pellicola possono essere utilizzati per test sulle proprietà meccaniche, controllo visivo dei difetti, lavorabilità dei polimeri e corrispondenza dei colori.Caratteristiche e vantaggi della linea di estrusione da laboratorio per il film cast:- è in grado di processare una grande varietà di polimeri, dalle poliolefine standard ai biopolimeri e i tecnopolimeri, con una gamma di spessori da 20 micron a 800 micron.- il suo speciale design della coclea consente di utilizzare pellet commerciali standard e il sistema di estrazione della coclea consente lo smontaggio della coclea in meno di 5 minuti, accelerando le operazioni di pulizia e manutenzione.- è dotato di sistema interno di circolazione dell'acqua per la termoregolazione della superficie del rullo.- la macchina funziona con presa industriale monofase o presa domestica standard da 240 V, con un consumo inferiore a 3 KW.- è facilmente interfacciabile con un ERP o un software di gestione della produzione con integrazione via Industria 4.0.Provenienza: ItaliaCategoria: Macchine e stampi per la plastica - macchine da laboratorio - film cast - estrusioneSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci.

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https://www.rmix.it/ - rMIX: Vendiamo un Miscelatore da Laboratorio Usato Diosna R 10 A
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Codice: 9235. Vendiamo un miscelatore da laboratorio Diosna R 10 A usato, adatto per creare lotti di materie prime miscelate per eseguire tests di laboratorio.Il miscelatore da laboratorio è costituito dai seguenti elementi:- Volume contenitore 10 litri lord- Temperatura a doppia parete controllabile- Sensore di temperatura- Impostazione del tempo di miscelazione- Scarico pneumatico- Azionamento 5,5 kW, velocità dell'utensile di miscelazione regolabile Contattare il fornitore per la disponibilità della macchinaProvenienza: GermaniaCategoria: Macchine e stampi - miscelatore da laboratorio - materie plasticheSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci.

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https://www.rmix.it/ - rMIX: Polverizzatore da Laboratorio per Materie Plastiche
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Codice: 8794. Vendiamo il polverizzatore da laboratorio per materie plastiche adatto ai tests su diversi polimeri.Il polverizzatore per materie plastiche da laboratorio può essere raffreddato con aria dell'ambiente o con azoto.La macchina può lavorare i seguenti prodotti: resine ingegnerizzate, gomma, adesivi, prodotti farmaceutici e prodotti alimentari.Provenienza: SvizzeraCategoria: Macchine e stampi - polverizzatore - laboratorio - tests sulle materie plasticheSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci.

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https://www.rmix.it/ - rMIX: Vendiamo Strumenti per Prove Tecniche su Gomma e Plastica
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Codice: 8664. Vendiamo strumenti per realizzare prove tecniche nel settore della gomma e della plastica.In particolare le nostre macchine per i tests sulla gomma e sulla plastica possono eseguire le seguenti analisi:CompressioneFlessioneDensitàDurezzaPlasticitàInvecchiamentoViscositàAltre analisiProvenienza: InghilterraCategoria: Macchine e stampi - prove di laboratorio - strumenti per le prove - gomma - plasticaSe desiderate ulteriori informazioni sugli strumenti per le prove tecniche sulla gomma e sulla plastica, contattate il nostro ufficio commerciale.Se sei abbonato  a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci.

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https://www.rmix.it/ - rMIX: Fornitura di Macchine da Laboratorio per Materie Plastiche
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Codice: 545. Forniamo ai clienti un'ampia scelta di macchine da laboratorio per le materie plastiche con cui testare la qualità del prodotto finito o della materia prima.Ci occupiamo dei seguenti settori: Industria dei tubi: Macchine di prova universali - ripper (fino a 50 T)Tester di pressione idrostatica Determinazione della portata in peso (MFR) e in volume (MVR) Martelli a percussione Misuratore di resistenza alla rottura da sforzo (ESCR) Camere a zero gradi / di condizionamento Forni da laboratorio con circolazione d'aria Determinazione del contenuto di fuliggine mediante calcinazione e pirolisi Misura del grado di dispersione del pigmento o della fuliggine in tubi, raccordi e materiali poliolefinici Forni a muffola Tagliatubi per tubi Misura della deflessione/temperatura di rammollimento (HDT/VSP) Martelli a percussione Charpy / Izod Stampaggio rotazionale: Macchine di prova universali - ripper (fino a 50 T) Determinazione della portata in peso (MFR) e in volume (MVR) Determinazione del contenuto di fuliggine mediante calcinazione e pirolisi Taglierina Martelli a percussione Charpy / Izod il grado di dispersione del pigmento o della fuliggine in tubi, raccordi e materiali poliolefinici Misurazione della densità Industria del Film: Macchine di prova universali - ripper Determinazione della portata in peso (MFR) e in volume (MVR) Determinazione della resistenza all'urto con il metodo della punta in caduta libera Determinazione della trasmittanza totale della luce Coefficienti di attrito (CoF) Determinazione della resistenza allo strappo Determinazione del contenuto di fuliggine mediante calcinazione e pirolisi Determinazione del ritiro. Produzione di coloranti: Laminatoi da laboratorio Presse idrauliche Industria dell'imballaggio per soffiaggio/bottiglia: Macchine di prova universali - ripper Bagni condizionanti Presse per prove di resistenza alla pressione e ai carichi Misuratore di resistenza alla rottura da sforzo (ESCR) Prova di resistenza alle vibrazioni Camere luminose per la valutazione visiva del colore Industria dell'iniezione: Macchine di prova universali - ripper Determinazione della portata in peso (MFR) e in volume (MVR) Martelli a percussione Taglierina automaticaProvenienza: PoloniaCategoria: Macchine e stampi - polimeri plastici - macchine per tests da laboratorioSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci

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https://www.rmix.it/ - Strumento per l’Analisi dell’Aria con Gascromatografia a Mobilità Ionica
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Strumento per l’Analisi dell’Aria con Gascromatografia a Mobilità Ionica
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Codice: 9958. Lo strumento è stato studiato per realizzare i controlli dell’aria, in modalità analitica, in ambienti chiusi o aperti, in cui si possono manifestare la dispersione di sostanze volatili che potrebbero essere dannose alla salute dell’uomo o degli animali.Le sostanze chimiche volatili possono essere percepite, sotto forma di odori dal naso, ma possono essere del tutto neutre e, quindi, inalate senza che ne possiamo rilevare la presenza. Tipiche situazioni si possono verificare: • All’interno degli abitacoli delle auto o dei mezzi di trasporto in generale • In ambienti di lavoro come gli uffici • In ambienti produttivi • In attività agricole • In ospedale o case per anziani • Nei luoghi per il divertimento • Altre situazioni Il compito della macchina, che è di piccole dimensioni e trasportabile facilmente, è quello di aspirare un quantitativo di aria da analizzare impiegando la gascromatografia a mobilità ionica, restituendo, attraverso un’analisi chimica dei volatili riscaldati, le indicazioni sulla presenza nell’aria respirata di composti chimici che possono essere dannosi. La valutazione dei composti tiene in considerazioni parti volatili delle dimensioni da ppb a ppt per COC – SVOC e VSC. Caratteristiche dello Strumento per l’Analisi dell’Aria con Gascromatografia a Mobilità IonicaSeparazione / rilevamento tecnica: Bidimensionale, separazione mediante gas cromatografia a mobilità ionica Fonte di ionizzazione: 3H, <300 MBq, di seguito definito EUROATOM limite acc. al 2013/59 Direttiva EURATOM Limite di rilevamento: Tipicamente livello sub-ppb Controllo di flusso: Controllo elettronico della pressione Campionamento: Valvola a 6 vie (Cheminert®), pompa integrata Display: 6,4 "TFT Trasferimento dati: Modbus TCP, corrente loop, USB, Ethernet Risultato automatizzato output: Modbus TCP, corrente ciclo continuo Caratteristiche di sicurezza: Watchdog hardware, autocontrollo dei parametri dei sistemi Dimensioni (L x P x A): 449 x 435 x 287 mmProvenienza: ItaliaCategoria: Macchine e stampi - analisi dell'aria - macchine per tests da laboratorio - naso elettronicoSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci

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https://www.rmix.it/ - Come Utilizzare la Gas Cromatografia a Mobilità Ionica nella Plastica Riciclata
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Come Utilizzare la Gas Cromatografia a Mobilità Ionica nella Plastica Riciclata
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Codice: 9959. Come Utilizzare la Gas Cromatografia a Mobilità Ionica nella Plastica Riciclata per tracciare gli odori del processo e delle materie prime.Come abbiamo ampiamente descritto in altri articoli, il mondo delle plastiche riciclate o da riciclare, specialmente quelle che provengono dalla raccolta differenziata, definite da post consumo, hanno il problema di gestire la componente odorosa che si instaura all’interno della materia prima riciclata. Odori che provengono dalla composizione eterogenea della plastica nella fase di raccolta, dai processi di fermentazione dei residui organici incorporati nelle plastiche da riciclare, dalle acque di lavaggio non gestite in maniera corretta, dalla degradazione, in fase di estrusione dei granuli, di plastiche mischiate a quelle principali e di sostanze chimiche assorbite dai contenitori durante la loro funzione di imballo, come i tensioattivi per esempio.La produzione di granuli riciclati fatta senza il controllo chimico della materia in ingresso, del controllo delle acque e dei materiali estrusi per la vendita, è come guidare nella notte a fari spenti. L’impegno delle risorse aziendali per acquistare la materia prima da riciclare, i costi di trasformazione, i costi logistici e quelli di vendita, potrebbero essere messi a rischio dall’impossibilità di produrre una materia prima in plastica riciclata che soddisfi le aspettative del cliente finale in fatto di odori. Il controllo analitico degli odori nelle materie di ingresso ci permettere di selezionare i fornitori, dividerli per categorie e stilare ricette di produzione che tengano conto dell’impronta odorosa dei prodotti in entrata. Lo stesso controllo analitico verrà utilizzato per controllare il processo di produzione e la formulazione corrette di ricette, non solo dal punto di vista tecnico estetico, ma anche odorifero, per dare al cliente finale una qualità in più sempre più ricercata dal mercato. E, infine, il commerciale può serenamente proporre un granulo che ha una patente per l’odore, non opinabile o discutibile attraverso altri nasi, soprattutto da quelli che sono addetti all’acquisto del granulo prodotto, ma attraverso una certezza fornita da un’analisi chimica dei componenti odorosi presenti nel prodotto. Come funziona questa tecnologia da laboratorio? La tecnologia alla base della strumentazione di cui stiamo parlando è la GC IMS (Gas Cromatografia a mobilità ionica). Questa tecnologia si applica alle sostanze organiche volatili provenienti da uno spazio di testa statico generato in condizione standardizzate. Una colonna gas cromatografica permette il frazionamento preliminare delle sostanze volatili introdotte prima della entrata nel cuore dello strumento. Il cuore dello strumento è costituito da un tubo metallico di 9,8 cm al cui interno viene creato un campo elettrico di 5.000 Volt; le sostanze volatili provenienti dalla colonna cromatografica vengono ionizzate tramite una sorgente contenente trizio (una sostanza radioattiva a bassa intensità). Il processo di ionizzazione avviene a pressione ambiente e si basa sull’interazione fra l’acqua presente in tracce nel gas di azoto che fa da “carrier”: Il processo chimico-fisico di ionizzazione è tale per cui le sostanze volatili organiche come alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici composti aromatici, ammine, tioli , composti alogenati , etc , vengono caricati elettricamente e rese quindi rilevabili dalla piastra di Faraday posta alla fine del tubo di volo. Le sostanze sopracitate sono quelle responsabili degli “odori “che vengono percepiti dall’ olfatto umano: va segnalata la “estrema sensibilità” del sistema di rilevazione che raggiunge il livello delle parti per miliardo (ppb). Il naso elettronico è quindi costituto da un rilevatore GC IMS, con accoppiato un autocampionatore che ha il compito di riscaldare i flaconi di vetro da 20 ml in cui si trovano le sostanze (liquide o solide) che sviluppano le sostanze volatili. La modalità di esecuzione delle analisi è estremamente semplice, dato che non vi è alcuna preparazione del prodotto da analizzare. Nel settore delle plastiche riciclate o da riciclare è veramente semplice preparare i campioni ed ottenere i tests. Il risultato analitico è costituito da un diagramma a tre dimensioni come una carta geografica delle montagne: la “carta geografica” indica il tempo di eluizione dalla colonna cromatografica, il tempo di volo e l’intensità del segnale di ogni singola sostanza organica volatile. Questa strumentazione permette quindi di confrontare in maniera “oggettiva“ delle plastiche riciclate che emettono delle sostanze organiche volatili percepibili all’ odorato.Provenienza: ItaliaCategoria: Macchine e stampi - naso elettronico - controllo odori - macchine per tests da laboratorioSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci.

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https://www.rmix.it/ - Specifiche dello Strumento per l'Analisi delle Sostanze Volatili nei Materiali Riciclati: Naso Elettronico
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Codice: 9961. Strumento da laboratorio per la valutazione analitica delle sostanze volatili nei materiali riciclati da post consumo e nei prodotti costruiti con polimeri riciclati.Dati della macchina: Pacchetto GAS FlavourSpec® GAS4400-000-000 Spettrometro a mobilità ionica con pre-separazione cromatografica per misurare tracce di VOC in liquidi e solidi :  • Spettrometro per mobilità ionica (IMS) che include: sorgente radioattiva 3H (trizio) 300 MBq - al di sotto del limite di esenzione acc. alla direttiva EURATOM - nessuna licenza richiesta) - sistema aperto con deriva esterna del gas (N2, aria sintetica) • Colonna capillare gascromatografica • IMS riscaldato, colonna, iniettore • Iniettore per introduzione campione (splitless) • 2 unità EPC (Electronic Pressure Controller) per il controllo della deriva e del gas di trasporto Specifiche generali • Funzionamento autonomo - unità computer integrata nel sistema • Display TFT da 6,4 ”per la visualizzazione dei dati • Encoder rotativo a impulsi per l'immissione dei dati e il controllo dello strumento • Scheda madre con processore dual core (1,6 GHz) • Memoria flash (16 GB) • 2 interfacce i / o RS232 / USB / Ethernet • Adattatore da 3 mm (Swagelok) per l'introduzione del gas di deriva • Custodia 9 ”- dimensioni 449 x 435 x 177 mm • Alimentazione: 100-240 V AC esterno, 24V V DC / 8,3A connettore XLR interno • Consumo

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https://www.rmix.it/ - Naso Elettronico per la Valutazione Analitica degli Odori nelle Plastiche Riciclate
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Naso Elettronico per la Valutazione Analitica degli Odori nelle Plastiche Riciclate
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Codice: 9962. STRUMENTAZIONE PER LA VERIFICA ANALITICA DEGLI ODORI NEI PRODOTTI RICICLATI (Naso Elettronico).I materiali riciclati, che siano materie prime provenienti dalla selezione dei rifiuti, nei loro vari stati di vita (sfusi, balle, macinati, granuli), o il prodotto finale, creato attraverso i processi del riciclo, possono portare con loro gradienti e tipologie di odori che possono essere più o meno sgradevoli agli operatori o ai clienti finali. La sensazione dell’accettazione o meno dell’odore è del tutto soggettiva e dipende da una serie infinita di valutazioni sensoriali: quello che per me potrebbe essere un odore accettabile, per il cliente potrebbe essere una casa insopportabile.  Il naso umano è sensibile, ma differente tra persona e persona nell’intercettare gli odori e, soprattutto, non è in grado di catalogare con esattezza un livello equo dei composti odorosi, né il ripetersi dell’intensità degli odori che intercetta.  Quello che un’azienda produce, in termini di odore su un prodotto, che sia materia prima o un elemento finito, deve essere catalogato in maniera del tutto analitica, senza approssimazione, per determinare degli standards che possano essere accettati sia dal produttore che dal cliente, in modo che tutte le produzioni successive possano rientrare nei ranges stabiliti.  Definire e poter replicare un range di odore accettato dalle parti, non è solo un incremento del servizio qualitativo del prodotto stesso e dell’azienda, ma anche una garanzia verso il cliente finale che può ragionevolmente sapere che le intensità odorose possono essere catalogate e gestite con esattezza.  Vediamo alcuni esempi dove un “naso elettronico” può fare la differenza: I produttori di vaschette in PET, ricevendo il granulo o il macinato riciclato, possono valutare analiticamente l’intensità odorosa della materia prima e dare al produttore stesso degli standards da non superare per evitare problemi sulle vaschette nella catena distributiva. • I produttori di bevande in bottiglie in PET possono stabilire con certezza non solo i livelli odorosi massimi accettati sulla materia prima, ma possono stabilire se il prodotto contenuto nelle bottiglie possa subire delle cessioni da parte della bottiglia di plastica di sostanze odorose che possano inficiare la qualità del loro prodotto. • I produttori di materie prime possono stabilire con i clienti dei ranges odorosi massimi accettabili da entrambi, attraverso un’analisi analitica della materia prima venduta al fine di garantire una qualità certa del prodotto. • I produttori di flaconi per i detersivi, per il care e per i liquidi profumati hanno l’esigenza acquistare la materia prima riciclata in HDPE che abbia un tenore di odori proveniente dai tensioattivi tali per cui non vadano a interagire negativamente con la confezione finale sugli scaffali dei negozi o possano alterare le profumazione dei liquidi o delle polveri contenute. • I produttori di arredi o di imballi per la logistica industriale che utilizzano il PP, l’HDPE e l’LDPE da post consumo, devono poter stabilire con certezza l’incidenza degli odori delle materie prime che comprano, in modo da stabilire dei limiti che non possano influire negativamente con il prodotto finale che distribuiscono. • Potremmo continuare a citare altri esempi in cui la mancanza di una catalogazione certa degli odori possa portare spesso alla contestazione dei materiali, con costi notevoli e degenerazione dei rapporti clienti-fornitori. Attraverso l’uso di un analizzatore delle sostanze odorose (naso elettronico), che è una macchina da laboratorio che utilizza campioni di materia prima o pezzi di prodotti finali, quindi sotto forma di granuli, macinati, liquidi, ecc…, successivamente riscaldati, creando delle sostanze volatili all’interno della provetta, per poi essere analizzate chimicamente e comparate, attraverso un programma di analisi, creando così un quadro preciso delle tipologie e delle intensità. Il naso elettronico permettere di comparare anche campioni definiti standard e quindi accettati dalle parti, con le varie campionature delle produzioni successive in modo da intercettare gli scostamenti e valutare immediatamente correzioni produttive.  I risultati delle analisi restituiscono una fotografia precisa, non solo delle intensità odorose, ma anche delle tipologie di composti chimici presenti nei campioni che producono il mix di odori, così da poter intervenire in modo preciso e tempestivo. Il naso elettronico che analizza, in modo analitico gli odori o i profumi delle sostanze volatili contenute nei prodotti, è impiegato anche nel settore alimentare per smascherare le sofisticazioni alimentari come, per esempio, quelle dell'olio di oliva, per verificare le composizioni del caffè, per valutare la freschezza dei cibi o la cessione di sostanze contenute nel packaging agli alimenti.  Se vuoi ulteriori informazioni sull’attrezzatura per la valutazione analitica degli odori o un preventivo scrivici senza impegno. Provenienza: ItaliaCategoria: Macchine e stampi - naso elettronico - riciclo plastica - odori - gascromatografiaSe sei abbonato a rMIX contatta l'azienda, se non lo sei, abbonati scegliendo il contratto che preferisci.

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https://www.rmix.it/ - Controllo degli Odori: Macchina per il Controllo Analitico sui Materiali Riciclati
rMIX: Il Portale del Riciclo nell'Economia Circolare Controllo degli Odori: Macchina per il Controllo Analitico sui Materiali Riciclati
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Codice: 195. Naso elettronico: Macchina per il Controllo Analitico degli odori sui dei Materiali Riciclati I materiali riciclati, che siano materie prime provenienti dalla selezione dei rifiuti, nei loro vari stati di vita (sfusi, balle, macinati, granuli), o il prodotto finale, creato attraverso i processi del riciclo, possono portare con loro gradienti e tipologie di odori che possono essere più o meno sgradevoli agli operatori o ai clienti finali. La sensazione dell’accettazione o meno dell’odore è del tutto soggettiva e dipende da una serie infinita di valutazioni sensoriali: quello che per me potrebbe essere un odore accettabile, per il cliente potrebbe essere una casa insopportabile.    Il naso umano è sensibile, ma differente tra persona e persona nell’intercettare gli odori e, soprattutto, non è in grado di catalogare con esattezza un livello equo dei composti odorosi, né il ripetersi dell’intensità degli odori che intercetta.    Quello che un’azienda produce, in termini di odore in un prodotto, che sia materia prima o un elemento finito, deve essere catalogato in maniera del tutto analitica, senza approssimazione, per determinare degli standards che possano essere accettati sia dal produttore che dal cliente, in modo che tutte le produzioni successive possano rientrare nei ranges stabiliti.    Definire e poter replicare un range di odore accettato dalle parti, non è solo un incremento del servizio qualitativo del prodotto stesso e dell’azienda, ma anche una garanzia verso il cliente finale che può ragionevolmente sapere che le intensità odorose possono essere catalogate e gestite con esattezza.    Vediamo alcuni esempi dove un “naso elettronico” può fare la differenza:    • I produttori di vaschette in PET, ricevendo il granulo o il macinato riciclato, possono valutare analiticamente l’intensità odorosa della materia prima e dare al produttore stesso degli standard da non superare per evitare problemi sulle vaschette nella catena distributiva.  • I produttori di bevande in bottiglie in PET possono stabilire con certezza non solo i livelli odorosi massimi accettati sulla materia prima, ma possono stabilire se il prodotto contenuto nelle bottiglie possa subire delle cessioni da parte della bottiglia di plastica di sostanze odorose che possano inficiare la qualità del loro prodotto. • I produttori di materie prime possono stabilire con i clienti dei ranges odorosi massimi accettabili da entrambi, attraverso un’analisi analitica della materia prima venduta al fine di garantire una qualità certa del prodotto. • I produttori di flaconi per i detersivi, per il care, per i liquidi profumati hanno l’esigenza acquistare la materia prima riciclata in HDPE che abbia un tenore di odori proveniente dai tensioattivi tali per cui non vadano a interagire negativamente con la confezione finale sugli scaffali dei negozi o possano alterare le profumazione dei liquidi o delle polveri contenute. • I produttori di arredi o di imballi per la logistica industriale che utilizzano il PP, l’HDPE e l’LDPE da post consumo, devono poter stabilire con certezza l’incidenza degli odori delle materie prime che comprano, in modo da stabilire dei limiti che non possano influire negativamente con il prodotto finale che distribuiscono. • Potremmo continuare a citare altri esempi in cui la mancanza di una catalogazione certa degli odori possa portare spesso alla contestazione dei materiali, con costi notevoli e degenerazione dei rapporti clienti-fornitori. Attraverso l’uso di un analizzatore delle sostanze odorose, che è una macchina da laboratorio che utilizza campioni di materia prima o pezzi di prodotti finali, quindi sotto forma di granuli, macinati, liquidi, ecc…, che vengono riscaldati, creando delle sostanze volatili all’interno della provetta, per poi essere analizzate chimicamente e comparate, attraverso un programma di analisi, creando così un quadro preciso delle tipologie di odori e delle intensità. La macchina permettere di comparare anche campioni definiti standard e quindi accettati dalle parti, con le varie campionature delle produzioni successive,  in modo da intercettare gli scostamenti e valutare immediatamente correzioni produttive. I risultati delle analisi restituiscono una fotografia precisa, non solo delle intensità odorose, ma anche delle tipologie di composti chimici presenti nei campioni che producono il mix di odori, così da poter intervenire in modo preciso e tempestivo. Lo strumento che analizza, in modo analitico gli odori o i profumi delle sostanze volatili contenute nei prodotti, è impiegato anche nel settore alimentare per smascherare le sofisticazioni alimentari come, per esempio, quelle dell'olio di oliva, per verificare le composizioni del caffè, per valutare la freschezza dei cibi o la cessione di sostanze contenute nel packaging agli alimenti. Dati della macchina: Pacchetto GAS FlavourSpec® GAS4400-000-000   Spettrometro a mobilità ionica con pre-separazione cromatografica per misurare tracce di VOC in liquidi e solidi : • Spettrometro per mobilità ionica (IMS) che include: sorgente radioattiva 3H (trizio) 300 MBq - al di sotto del limite di esenzione acc. alla direttiva EURATOM - nessuna licenza richiesta) - sistema aperto con deriva esterna del gas (N2, aria sintetica) • Colonna capillare gascromatografica • IMS riscaldato, colonna, iniettore • Iniettore per introduzione campione (splitless) • 2 unità EPC (Electronic Pressure Controller) per il controllo della deriva e del gas di trasporto Specifiche generali   • Funzionamento autonomo - unità computer integrata nel sistema  • Display TFT da 6,4 ”per la visualizzazione dei dati  • Encoder rotativo a impulsi per l'immissione dei dati e il controllo dello strumento  • Scheda madre con processore dual core (1,6 GHz)  • Memoria flash (16 GB)  • 2 interfacce i / o RS232 / USB / Ethernet  • Adattatore da 3 mm (Swagelok) per l'introduzione del gas di deriva  • Custodia 9 ”- dimensioni 449 x 435 x 177 mm  • Alimentazione: 100-240 V AC esterno, 24V V DC / 8,3A connettore XLR interno  • Consumo

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